Aspho Fields - Capitolo Dieci
“Lei pensa che siano truppe governative, presidente, ma sul campo di battaglia sono soltanto mie. Sono una mia responsabilità, sono i miei commilitoni e la mia coscienza.”
(MAGGIORE HELENA STROUD, 26° FANTERIA REALE TYRAN.)
BASE NAVALE DI FEROS, PONTILE ANGOLO NORD; ORE 05:00, DUE GIORNI PRIMA DELL’OPERAZIONE LIVELLA, 16 ANNI FA.
Era ancora buio e Carlos poteva percepire il forte odore della benzina e della vernice bruciata.
Assieme a Marcus osservava la CNV Kalona mentre si avvicinava al porto.
Si trattava di una nave d’assalto anfibia e per questo motivo disponeva di un ponte galleggiante per le motozattere e un altro predisposto per l’atterraggio degli elicotteri.
C’erano molti soldati che attendevano il momento di imbarcarsi, e si concedevano qualche minuto di riposo dormendo l’uno accanto all’altro.
In quel momento Marcus gli chiese se avesse sentito Dom la notte precedente.
Carlos affermò che gli aveva fatto sapere che era impegnato in una missione della quale però non poteva parlare e che aveva compiuto una grande impresa quel giorno.
Tutto questo era piuttosto strano ed entrambi temevano che Dom stesse affrontando una missione molto rischiosa.
Carlos sentiva che l’amico gli stava nascondendo qualcosa, così per primo iniziò il discorso e gli chiese se avesse telefonato a suo padre.
Marcus rispose in modo spiccio, spiegando che aveva telefonato ma non aveva rivelato nulla sul loro imbarco.
Carlos desiderava che i due un giorno potessero costruire un rapporto più sincero, ma ogni volta che cercava di convincere Marcus delle buone intenzioni del padre, questi si comportava in modo freddo e distaccato rendendo vana ogni speranza.
I Gears si prepararono per l’imbarco e poco dopo arrivò il maggiore Helena Stroud che esordì a gran voce richiamando all’attenti i suoi soldati.
La donna rispose al saluto militare e si affrettò ad arrampicarsi sulla passerella per raggiungere l’ufficiale che la attendeva.
Lo sguardo di Carlos si posò di fianco alla donna e notò un gruppo di cadetti e assieme a loro vi era Anya.
Questa volta però, la ragazza indossava l’uniforme grigia dei corpi di comando e le scarpe nere con il tacco alto.
La fila dei Gears finalmente iniziò a muoversi verso la passerella e raggiunsero il ponte 1E2.
Assieme a loro c’era anche Tai Kaliso, che tentava disperatamente di attraversare gli stretti passaggi senza rimanere incastrato.
Dopo aver trovato le loro rispettive cuccette, Marcus e Carlos salirono sul ponte all’accensione del motore della Kalona.
Carlos riuscì ad individuare i suoi genitori assieme a Maria, ormai prossima al parto della secondogenita.
Poco lontano c’era anche Adam Fenix, che con aria stanca sollevò la mano e salutò il proprio figlio.
Dietro di sé Carlos sentì Marcus reagire e salutare a sua volta.
Quel gesto, seppur minimo, sarebbe valso comunque molto per costruire un rapporto in futuro.
Marcus tuttavia non si scompose e chiese a Carlos di scendere sottocoperta.
Ormai aveva smesso di desiderare un padre differente e si limitava a non riempire troppo il suo cuore di speranze.
PONTE HANGAR; KALONA, DUE ORE DOPO.
L’intera compagnia C si trovava all’interno dell’hangar assieme ai timonieri delle motozattere e la squadra del CIC.
Erano tutti in attesa che cominciasse la presentazione su di uno schermo appeso alla paratia, come se stessero per vedere un film.
Finalmente il maggiore Stroud diede avvio al briefing.
Sullo schermo comparvero le immagini di un notiziario URI, che mostravano le navi del COG mentre solcavano il mare a nord di Ostri, interrotte da alcune immagini delle truppe nemiche al confine con Pelles.
Entrambi i politici delle due nazioni sembravano furiosi e dalla loro espressione i presenti capirono che si preparavano a ricevere un attacco dalle forze COG.
In quel momento Stroud si parò di fronte allo schermo e iniziò dicendo che tutte quelle immagini rappresentavano un finto attacco a nord, il vero scopo del COG era quello di attaccare a sud di Aspho e penetrare nella base nemica per impossessarsi di alcune importanti risorse.
Il compito della compagnia C era quello di neutralizzare gli attacchi a nord e tenere occupate le truppe nemiche mentre la squadra dei commando avrebbe portato a termine la vera missione ad Aspho Point.
Fu allora che Carlos comprese il motivo di tanta segretezza da parte di Dom. Egli faceva parte della squadra dei commando che si sarebbero occupati dell’operazione, ed era suo compito non lasciar trapelare alcuna informazione a riguardo.
La cosa più sorprendente fu invece scoprire che Adam fenix sapeva già in precedenza della missione, e nonostante questo aveva mantenuto il silenzio anche con suo figlio.
Marcus capì che probabilmente c’era un legame tra suo padre e le preziose risorse di cui faceva menzione il maggiore.
Bernie non riusciva a capire cosa stesse succedendo e decise quindi di chiedere a Carlos spiegazioni.
Il ragazzo le raccontò del difficile rapporto tra i due, e della probabile implicazione di Adam nella loro missione. Fu in quel momento che Bernie scoprì un altro lato della personalità di Marcus.
Egli era un soldato eccezionale, che mostrava una maturità e una professionalità unici, tuttavia infondo era ancora un ragazzo fragile in grado di soffrire enormemente a causa del padre.
ALLOGGI DELL’AERONAUTICA, CNV POMEROY, ANCORATA A 200 CHILOMETRI A NORD DI ASPHO POINT.
Hoffman stava sistemando la sua giacca quando comparve sulla soglia della stanza Ludovic Young, il quale chiese al colonnello che cosa avrebbe detto ai suoi parenti nel caso in cui non fosse sopravvissuto.
Hoffman non era solito rincuorare i propri soldati con frasi poco veritiere. Preferiva essere sincero e dire esattamente quello che pensava, il che in realtà era molto più utile e vantaggioso.
Chiese quindi a Young di radunare tutti sol ponte e lo avvertì che sarebbe arrivato dopo qualche minuto.
Si recò dall’ufficiale Fuller per chiedere a che punto fosse giunta l’operazione Livella.
Egli affermò che la Kalona era quasi giunta a destinazione e sarebbe arrivata intorno alle 23:00 del giorno successivo.
Indicò inoltre sulla cartina una serie di puntini contrassegnati da un numero.
Il nemico stava preparando le proprie truppe per sostenere una battaglia in corrispondenza delle città marittime di Bonbourg e Berephus e del canale che attraversava la zona a nord di Ostri e conduceva a Pelles.
Hoffman desiderava che in futuro si costituisse una squadra speciale di Gears addetti alle ricognizioni direttamente sul campo. Era convinto infatti che le squadre di commando speciali fossero il futuro dell’esercito.
Si preparò quindi a dare notizia ai suoi soldati che la compagnia C avrebbe dato loro il supporto per la missione.
Molti di loro avevano dei parenti o dei conoscenti in quella divisione e sarebbero stati lieti di sapere che avrebbero avuto il loro aiuto.
Dopo aver comunicato con la sua squadra si rivolse a Bai Tak, il sergente Pesang. Erano personaggi assai particolari: indossavano un’armatura leggera ed erano guerrieri abili e silenziosi, perfetti per operazioni di incursione.
Hoffman avvertì le truppe che si sarebbe ritirato nel suo alloggio per riposare, tuttavia egli rimase sveglio e si dedicò alla scrittura di una lettera come era suo solito fare prima di partire per una missione.
Il destinatario era Margaret Hoffman.
Con il passare degli anni quelle lettere avevano iniziato a perdere d’importanza.
L’unica che egli scrisse con completa sincerità e con il cuore fu quella antecedente alla missione ad Anvil Gate.
Avrebbe poi consegnato la lettera a Michaelson il quale si sarebbe occupato di farla ricevere alla donna nel caso in cui non fosse sopravvissuto.
A volte desiderava conservare quelle lettere e farle leggere a Margaret, ma ogni volta che gli veniva restituita finiva col bruciarla. Era sicuro che se la missione fosse andata a buon fine, avrebbe ripetuto quel gesto.