Aspho Fields - Capitolo Tre
“La Coalizione dei Governi Organizzati non è una macchina che distrugge l'anima, idiota. E' la società, il reciproco supporto, la reciproca dipendenza. Parlare di individualità può far sentire
liberi, ma solitamente significa spalare merda sui vicini e, quando questo succede, non ci si può aspettare alcun aiuto. Sono le regole a tenere uniti gli uomini. Altrimenti si muore.”
(SOLDATO DOM SANTIAGO, MENTRE SPIEGA AD UN EX-ARENATO PERCHE’DOVREBBE SMETTERE DI LAMENTARSI DI ESSERE ENTRATO A FAR PARTE DELL’OPERAZIONE LIFEBOAT.)
VENTISEI ANNI PRIMA: OLAFSON
SCUOLA MEDIA, EPHYRA 12 P.E.
Carlos Santiago in quel momento si sentiva a disagio per Marcus Fenix. Il ragazzo non sembrava ricco perché indossava la stessa uniforme di tutti gli altri studenti, ma chiunque sapeva che era figlio di Adam Fenix e la sua fama lo precedeva.
Marcus era alto, magro e molto pallido con capelli neri e spettrali occhi azzurri.
Nel tentativo di evitare gli sguardi curiosi dei compagni, si affrettò a sedersi dietro il suo banco, sperando che ciò servisse a distogliere l’attenzione degli altri ragazzi.
L'insegnante di matematica, il maggiore Fuller, era un ex soldato vecchio stampo che insegnava come se fosse ancora nell'esercito. La guerra ormai era nella vita di tutti e la famiglia Santiago era da sempre stata orgogliosa di far parte dell'esercito di generazione in generazione.
Il professore chiese a Marcus di presentarsi ed egli rispose con un accento completamente diverso dagli altri studenti; era infatti molto elegante e raffinato, forse troppo per un ragazzino di appena 10 anni.
Questa sua particolarità lo avrebbe sicuramente reso un bersaglio appetibile e Carlos si sentiva in dovere di proteggerlo.
Mentre Fuller aspettava la conclusione della presentazione di Marcus, la classe fu pervasa da uno strano e imbarazzante silenzio e così il maggiore chiese a tutti di aiutarlo ad ambientarsi all’interno della scuola e di trattarlo con rispetto.
Nonostante il laconico "sì", uno studente in particolare interrogò il maggiore sul motivo della presenza di una ragazzo ricco in mezzo alla gente povera.
Fuller iniziò quindi il suo classico discorso sul cameratismo e sull'unità delle persone che Carlos aveva sentito talmente tante volte da poterlo recitare a memoria.
Il ragazzo trovò più interessante quindi immaginare quanto potesse essere grande la casa di Marcus, e si ricordò che tempo prima aveva avuto l’idea, assieme al fratello minore Dom, di scavalcare il muro di cinta ed entrare nel giardino dell’immensa residenza.
La lezione proseguì fino a quando non fu ora della pausa pranzo e tutti gli studenti lasciarono l’aula.
Trovando Marcus da solo, con gli occhi degli altri che lo fissavano, non resistette alla tentazione di sedersi al suo fianco al lungo tavolo della sala mensa.
Marcus non parlava molto e Carlos non capiva se fosse a causa della sua presenza o perché non sapeva cosa dire. Nonostante questo, rimase accanto a lui per evitare che gli altri ragazzi potessero infastidirlo.
Il clima di apparente pace tuttavia non sarebbe durato a lungo.
Joshua e Roland Curzon infatti fermarono Carlos mentre entravano nell'edificio e iniziarono a schernire Marcus. La discussione fu breve e i due poterono allontanarsi dopo pochi istanti.
Al pomeriggio però, dopo l’ora di Thrashball, Marcus e Carlos furono fermati fuori dagli spogliatoi dai due e subito si scatenò una rissa.
Vennero coinvolti innanzitutto Carlos e Joshua, finchè Marcus non intervenne e tirò via il ragazzo dal suo amico.
Fu a questo punto che Roland si unì al combattimento e colpì Marcus sopra l'occhio con un pugno. Il ragazzo rispose al colpo con un diretto ben piazzato sul viso del suo aggressore che finì al tappeto.
Dopo un terribile momento di silenzio, Roland si rialzò con il naso grondante di sangue e gli occhi luccicanti per le lacrime.
L’incidente riuscì ad aprire il cuore di Marcus, che dopo essere stato aiutato da Carlos, a sua volta si era dimostrato un amico.
Vedendo finalmente la possibilità di instaurare un dialogo, Carlos si fece forza e chiese a Marcus per quale motivo non voleva entrare nell’accademia militare. Marcus spiegò all’amico che il padre, essendo uno scienziato non voleva che il proprio figlio diventasse un Gear e desiderava per lui un futuro differente.
Carlos iniziava a comprendere quale fosse la situazione familiare dell’amico, ed era disposto a dargli il suo completo sostegno per regalargli un po’ di serenità.
TRE ANNI DOPO: CASA DI CARLOS SANTIAGO.
Marcus trascorreva molto tempo a casa dei Santiago, erano diventati per lui una sorta di seconda famiglia in cui, a differenza della propria, si sentiva accolto e compreso.
Quella mattina era ospite a pranzo e la madre di Carlos, Eva stava apparecchiando la tavola assieme a Dom mentre il padre Eduardo, Carlos e Marcus sistemavano il motore dell’auto in giardino.
Era strano notare come in soli tre anni Marcus fosse cambiato così tanto, il ragazzo infatti non era più così magro ed era cresciuto molto, tanto da raggiungere in altezza il maggiore Fuller.
Mentre Eva lo osservava dalla finestra in cucina, Dom pensava ai nuovi vicini e alla loro figlioletta Maria.
Avrebbe tanto voluto parlarle e chiederle come riuscisse ad arrampicarsi così in fretta sull’albero del suo giardino, ma non aveva mai trovato il coraggio per farlo.
Dopo aver apparecchiato la tavola, Eva chiamò tutti per il pranzo e si riunirono a tavola.
Marcus adorava il cibo che cucinava, era infatti un’ottima cuoca e il ragazzo gustava ogni piatto da lei cucinato.
Durante il pranzo Eduardo parlò della bella esperienza vissuta nell’esercito quando era giovane e Carlos, affascinato, affermò di voler diventare un Gear non appena avesse avuto la possibilità di farlo.
All’idea che l’amico potesse prendere una strada completamente diversa dalla sua, Marcus si sentì incredibilmente triste e anche Dom cominciò a realizzare che la guerra non era una presenza lontana bensì una minaccia reale e tangibile per la sua felicità.
Dopo il pranzo uscirono nuovamente in giardino, ma dopo poco Eva li raggiunse pallida in volto.
Adam Fenix aveva telefonato per comunicare a Marcus una terribile notizia, ossia che la madre Elaine era scomparsa senza lasciare tracce.
La notizia sconvolse il ragazzo tanto che riuscì a parlarne solamente il giorno successivo con Carlos e Dom.
La mancanza della madre si faceva sentire ogni giorno di più ed Elaine non tornò a casa nemmeno nei mesi successivi.
Dopo il tragico evento il ragazzo passò molto più tempo a casa dei Santiago e sembrava non voler tornare dal padre.
Fortunatamente Eva ed Eduardo seppero essere dei genitori amorevoli per Marcus e lo accolsero nella loro famiglia come il loro terzo figlio.