Vi diamo il benvenuto nel primo sito multilingua completamente dedicato al mondo di Gears of War. Qui potrete trovare riassunti, guide, soluzioni, informazioni e curiosità riguardo ai quattro capitoli della saga di Epic Games e tanto altro materiale legato ai romanzi e alla serie a fumetti. Nel caso voleste fornirci consigli, richieste o semplicemente commentare una news, potete farlo attraverso il nostro Forum.
L’evento organizzato da D2D Games a Milano in occasione del lancio di Gears of War 4 ha sancito un momento importantissimo per il nostro progetto.
Il team di Milano nel 2016 cercò di stabilire dei contatti con le community dei fan per lanciarsi con la giusta prospettiva nel settore della localizzazione dei videogames. Gears 4 costituiva il primo titolo Tripla A a cui lo studio avesse mai lavorato; il sequel di una saga celebre e molto amata. La perfetta sfida per mettersi alla prova e dimostrare di avere le risorse, la grinta e la passione necessarie per affermarsi in questo settore.
In quell’occasione avemmo l’opportunità di conoscere Andrea "Dek" De Cunto, il Project Manager, le altre persone dietro al progetto, le tante piccole e grandi sfide legate all’adattamento e le voci che hanno dato vita ai protagonisti della nuova trilogia.
Come progetto fan interamente ed esclusivamente incentrato sul franchise di Gears of War da ormai 10 anni, non potevamo che essere entusiasti di poterci finalmente avvicinare alla parte di lavoro dedicata al pubblico italiano. Dando infatti per scontata l’uscita di un quinto capitolo, eravamo febbricitanti all’idea di poter assistere al processo produttivo dell’adattamento e di poter mettere al loro servizio la nostra passione e conoscenza del brand. Ammettiamolo, con una punta di arroganza, anche di poter aggiustare il “tiro” su alcuni aspetti che giocando ci avevano fatto storcere il naso.
Gears 5 è uscito e ripensando alla nostra esperienza sentiamo di essere cresciuti e di aver capito quanto certe convinzioni comuni siano sbagliate. D2D Games, partner italiano di Lionbridge Gaming, ci ha offerto l’opportunità di calarci nel ruolo di Textmaster presso i loro studi, cambiando per sempre la nostra percezione del doppiaggio e di quello che poi è possibile sentire durante le sessioni di gioco.
Quello che per il giocatore è un prodotto finito, godibile e senza interruzione e volto ad immergerlo in un mondo immaginifico e distante, per gli addetti ai lavori è qualcosa di più simile ad una gravidanza, laddove l’unica cosa certa è che dopo tot mesi quel pargolo tanto atteso uscirà. È un processo lungo, a volte interrotto da cambi di direzione, revisioni o necessità organizzative del cliente. Bisogna avere doti relazionali eccellenti per garantirsi le migliori condizioni di lavoro e per saper mettere insieme i talenti con le loro più svariate necessità, pregi e difetti, non dimenticandosi mai di rendere giustizia al prodotto originale senza mortificare la lingua italiana e il nostro naturale modo di esprimerci. Tutto questo riuscendo a gestire lo stress delle scadenze e senza perdere di vista l’obiettivo: tirare fuori da se stessi e dai collaboratori la miglior qualità possibile, perché sarà poi quella a sancire il verdetto del lavoro svolto.
Mirko Ori e Luca Ghignone mentre seguono Oliviero Cappellini (Damon Baird) al leggio.
In questo senso vorremmo fare un plauso ad Andrea per la sua professionalità e la sua instancabile voglia di ottenere il massimo, raggiungibile soltanto spendendo un'indicibile quantità di tempo a revisionare il materiale e confrontandosi attivamente con il suo staff.
Con questo speciale dedicato alla localizzazione di Gears 5, vorremmo farvi conoscere un po’ più da vicino quella parte di lavoro a cui noi abbiamo potuto personalmente assistere da profani del doppiaggio, ma da grandi appassionati della saga e conoscitori di Gears of War.
Come forse molti di voi già sapranno, la prima fase consiste nella selezione delle nuove voci sulla base di pochi e scarni dettagli relativi alla personalità e al ruolo dei personaggi inediti. Va da sé che per quelli storici o già recentemente introdotti la scelta, laddove possibile, ricada su chi ha già prestato la voce al personaggio. Per le nuove “personalità” tuttavia si lavora con i database dei doppiatori già registrati e con dei provini costituiti da poche battute “caratteristiche” per il nuovo personaggio.
È così che la nostra esperienza è iniziata proprio con i provini di Jeremiah Keegan (Renzo Ferrini), Lahni Kaliso (Jolanda Granato) e Leslie Macallister (Jacopo Calatroni), i protagonisti della nuova saga di fumetti Hivebusters, presenti in Gears 5 come personaggi della modalità Fuga.
Il fumetto all’epoca non era ancora stato rilasciato e tutto ciò che avevamo a disposizione era la copertina del primo albo con i tre soldati, la descrizione della trama e poche linee di dialogo in lingua originale che i tre scambiavano tra loro. Col senno di poi, valutare la scelta delle voci diventa un mero esercizio di giudizio, ma in quel momento ascoltare dei doppiatori in carne ed ossa improvvisare le battute con il proprio timbro e la propria inflessione era qualcosa di nuovo per noi.
In questa fase entrano in gioco due fattori molti importanti. La prima è la capacità del doppiatore di interpretare il personaggio, mentre la seconda è legata all’esperienza del QA (Quality Assurance) che si occupa di selezionare i candidati migliori da proporre al cliente. Nel nostro caso abbiamo potuto assistere al lavoro di Irma De Carli che ha guidato i doppiatori fornendo dettagli sul personaggio e sul contesto in cui essi si trovavano.
Da sinistra verso destra: Katia Sorrentino (Kait Diaz), Luca Ghignone (Del Walker), Ruggero Andreozzi (JD Fenix), Stefano Albertini (Marcus Fenix) e Ivo De Palma (Garron Paduk).
Nel nostro ruolo di Textmaster, abbiamo avuto il piacere di vedere e leggere gran parte dei testi del gioco, in modo da poterli revisionare e correggere nel caso di errori di incoerenza con la terminologia già usata in passato. Gran parte di questi testi erano però legati al multigiocatore, con infinite frasi che nel gioco offrono varietà, ma nell’atto di recitarle diventano un pesante lavoro di ripetizioni tanto per il doppiatore quanto per i fonici che registrano e sistemano le tracce.
Discorso diverso invece per quanto riguarda l’assistere alla registrazione delle battute delle cutscene, che costituiscono gran parte della narrativa della campagna e necessitano quindi di particolare attenzione. Qui l’attore e doppiatore Luca Ghignone, interprete di Del Walker, ha messo a disposizione la propria esperienza di direttore del doppiaggio per affiancare Andrea durante le sessioni di registrazione.
In queste ultime c’è stato un momento in particolare che ci ha fatto capire quanto Gears 5 fosse in ottime mani, sia dal punto di vista dello staff della localizzazione, sia dal punto di vista dei doppiatori scelti.
C’è una sequenza molto importante, che potete vedere qui sotto, in cui la protagonista Kait Diaz, interpretata da Katia Sorrentino, affronta un dialogo molto intenso con Del. Con la direzione di Luca che spingeva per un’interpretazione più vera, sporcata dalle emozioni e partecipata, Katia ha saputo emozionarci al punto da commuoverci sinceramente. La sua performance è stata talmente eccellente da non richiedere alcuna ripetizione. Il doppiaggio, sincronizzato in tempo reale con la cutscene (ancora non capiamo come ci sia riuscita al primo tentativo) ci ha tenuti con gli occhi incollati allo schermo e, da fan, ci auguriamo vivamente che tutto ciò lo abbiate accolto e apprezzato anche voi.
Avendo inoltre l’occasione più unica che rara di esprimerci su alcune scelte di doppiaggio precedenti, ci siamo spinti già in fase iniziale a suggerire una modifica interpretativa per il personaggio di Garron Paduk.
Il maggiore dell’esercito Gorasni, introdotto per la prima volta in Gears of War: Judgment, in inglese presentò da subito un forte accento russo, totalmente assente nell’adattamento italiano. Quando abbiamo saputo che Paduk sarebbe tornato in Gears 5, ci aspettavamo la sua presenza in qualche remoto angolo di Sera lontano dal COG. Era quindi probabile che la sua diversa provenienza sarebbe stata oggetto di qualche dialogo e avremmo apprezzato una maggiore caratterizzazione per il suo personaggio.
Impostare un finto accento russo è sempre un azzardo, ma l’interprete di Paduk, Ivo De Palma, si è reso subito disponibile a fare una prova e, modulando l’accento per enfatizzarlo soprattutto in occasione di certe battute, ha dato maggiore carisma al vecchio Gorasni, che di certo non aveva dimenticato le sue origini.
Un altro aspetto assolutamente interessante è l’importanza della collaborazione tra chi dirige il doppiatore al lavoro e il fonico intento a registrare le tracce. Quest’ultimo è una figura la cui importanza a volte viene purtroppo sottostimata. Il suo lavoro garantisce l’uniformità dei livelli di audio e la corretta distribuzione, la pulizia, il ritmo e la fedeltà del doppiaggio con l’originale. Durante le sessioni a cui abbiamo partecipato abbiamo fatto la conoscenza di Mirko Ori, Tommaso Conti e Federico Nosari; tre ragazzi apparentemente infaticabili che hanno svolto un lavoro enorme, dando spesso input molto importanti per capire come gestire correttamente i tempi delle battute e svolgendo manovre ai nostri occhi impossibili per far combaciare il tutto con le giuste chiusure.
Il mondo del doppiaggio dei videogiochi sta evolvendo rapidamente. Abbiamo sempre più a che fare con produzioni di altissimo livello e questo sprona i talenti al doppiaggio a mettere in gioco le proprie capacità. È una sfida a portare le localizzazioni italiane ad un livello più alto; una sfida che il team al lavoro su Gears 5 ha pienamente raccolto e di cui siamo lieti.
Ci sono meccanismi in questo mondo ancora molto limitanti: la fruizione delle informazioni, le revisioni esterne e la poca elasticità dell’adattamento che porta talvolta a dialoghi poco scorrevoli con termini impropri, e l’obiettivo è quello di limare il più possibile questi difetti anche grazie ad una conoscenza più approfondita del brand trattato.
Tutto questo però si ottiene quando vi è continuità nei progetti: ricordiamo che la trilogia principale e Judgment sono stati curati da Synthesis, che ha svolto un importantissimo lavoro di definizione dei termini canonici. L’eredità ora è passata a Lionbridge Gaming insieme a D2D Games che con la nuova saga sta seguendo un percorso di crescita importante e che auspichiamo di seguire da vicino.
Andrea e il suo team ci hanno permesso di avvinarci a questo mondo e di mettere al servizio le nostre conoscenze della serie. C’è stata addirittura l’occasione di doppiare le battute di una civile COG nella città di Nuova Ephyra. Un’emozione indescrivibile per noi fan della saga da ben 13 anni!
Sfortunatamente però, questa fase più RPG di Gears 5 è stata eliminata dalla versione finale e il personaggio, pur rimanendo visibile alla reception della palestra dove si incontra Fahz, se ne sta in silenzio nel suo ufficio. Il ricordo della prova al doppiaggio tuttavia non potrà di certo essere cancellato!
Concludiamo il nostro speciale facendo i dovuti ringraziamenti ai proprietari degli studi Angiolina Gobbi (doppiatrice di I.R.I.S.) e Antonio D’Ambrosio, ad Andrea, Luca e Mirko per averci permesso di lavorare al loro fianco e a tutti i doppiatori che ci hanno fatto vivere Gears of War in un modo completamente nuovo.