Gears of War 2 - Capitolo Cinque
“Abbiamo scoperto una caverna vicino al cratere delle Locuste. Se riusciamo a piazzarci una Bomba Solare Jacinto potrebbe sprofondare definitivamente.”
(PRESIDENTE RICHARD PRESCOTT MENTRE ILLUSTRA IL PIANO PER FAR SPROFONDARE JACINTO.)
LUNGO IL PERCORSO VERSO JACINTO.
La Squadra Delta avanzava a bordo dei Reaver attraverso il Nexus in cerca di una via d’uscita mentre numerose truppe di Locuste tentavano di fermare la loro avanzata servendosi delle Troike e dell’artiglieria pesante di Boomer e Grinder.
Baird non era abituato a guidare quelle bestie ed ebbe qualche difficoltà a capire come pilotare il Reaver. In lontananza videro alcune trivelle raggiungere il sottosuolo e atterrarono per fornire ai soldati supporto. Uno di essi ringraziò Marcus per averli aiutati e all’improvviso un Brumak sfondò una parete di roccia ed emise un ruggito.
Grazie ai razzi del Reaver abbattere la creatura non fu difficile, ma dietro di sé videro che l’Hydra di Skorge li aveva rintracciati e dovettero mettersi in fuga immediatamente. Si addentrarono così in una caverna completamente buia e Cole cercava di trovare uno sbocco verso la superficie mentre l’Hydra attaccava alle loro spalle.
La creatura era molto veloce e ogni volta che si trovava abbastanza vicina ai Reaver, allungava le sue zampe anteriori per agganciare il dorso delle due creature e cercava di ucciderle.
Marcus sparò ai suoi tentacoli per allontanarla più volte e utilizzò la mitragliatrice per colpirla alla bocca. Finalmente Cole trovò l’uscita e i Delta riemersero in superficie lasciando dietro di sé l’Hydra.
Marcus contattò Anya per sapere se il Controllo aveva ricevuto i dati da Jack presi dal terminale delle Locuste. La ragazza affermò che era in corso l’evacuazione della città ma stavano subendo attacchi multipli da parte delle Locuste. Il sergente confermò che si trattava del piano della regina per fermarli e che era necessario far sprofondare la città il prima possibile.
In mezzo alla foresta che separava i Delta dalla città di Jacinto vi erano alcuni Reaver di guardia che non appena li videro passare si alzarono in volo per attaccarli.
Marcus si posizionò alla mitragliatrice ed eliminò tutti i nemici ai suoi fianchi, ma dal terreno riemerse l’Hydra che aveva nel frattempo trovato un passaggio verso la superficie. Marcus insistette chiedendo a Cole di andare più veloce ma il Reaver non ce la faceva, e l’Hydra attaccò nuovamente la creatura con i suoi tentacoli.
Fenix sparò direttamente a questi ultimi squarciandoli e la colpì con diversi razzi finché finalmente cadde a terra uccidendo nell’impatto anche il suo cavaliere.
All’orizzonte potevano finalmente scorgere le sagome degli alti edifici di Jacinto, e il sergente ordinò a Baird di serrare le fila e di dirigersi là. Quando furono abbastanza vicini però le torri di controllo armate di mitragliatrice non riconobbero i Delta e aprirono il fuoco sui Reaver. Marcus contattò il Controllo avvertendolo che stavano per atterrare e di cessare il fuoco, ma dopo aver chiuso la comunicazione un razzo colpì il fianco della creatura facendola andare in avaria. Marcus contattò nuovamente Anya e chiese nuovamente la cessazione del fuoco e finalmente ella rispose. Cole riuscì ad effettuare un atterraggio di fortuna e quando atterrarono anche Baird e Dom, il loro Reaver si mise in fuga allontanandosi dalla città.
COMANDO DI JACINTO.
Anya entrò in contatto con Marcus e lo invitò a raggiungere la sala comando dove vi erano anche il colonnello Hoffman e il presidente Prescott per coordinare la missione di evacuazione.
Anya spiegò che avevano bisogno di altro tempo per evacuare i soldati dal Vuoto mentre la popolazione era stata quasi tutta mobilitata.
Il presidente ironizzò sul fatto che aveva creduto che Fenix fosse impazzito quando aveva inviato alla base i dati estratti dal terminale, ma ammise che probabilmente Adam aveva ragione.
In quel momento il pavimento della sala comando tremò sotto l’attacco delle Locuste che bombardavano la città. Marcus affermò che si sarebbero occupati i Delta della situazione ma Hoffman si affiancò a loro e affermò che desiderava combattere per difendere Jacinto un’ultima volta.
Il sergente non obbiettò e assieme a lui e ai compagni uscì dalla sala per recarsi alla piattaforma di atterraggio della base che era sotto attacco. Il King Raven 3-6 forniva ai Gears supporto aereo e colpiva con dei razzi un Reaver che era atterrato sulla piattaforma. Marcus e i compagni eliminarono le Locuste usando un Longshot, dopodiché si allontanarono per assicurare anche il lato Ovest e il lato Est.
Anya entrò nuovamente in contatto radio e ordinò ai Delta di recarsi presso il cortile dove le Locuste stavano avendo il sopravvento, e Marcus condusse la squadra sul lato Sud.
I Delta raggiunsero un parcheggio coperto che dava sulla strada dell’entrata principale e il sergente prese un Mulcher e fece fuoco sulla truppa in avvicinamento. Le comunicazioni radio erano frenetiche e Anya doveva coordinare diverse unità oltre ai King Raven.
La situazione sembrava volgere al peggio quando la donna avvistò due Brumak in avvicinamento all’entrata Nord. La Squadra Delta aveva ora il compito di recarsi presso le torri di comunicazione che erano sotto attacco e Hoffman inserì il codice nelle porte blindate per raggiungere l’area presidiata dai Vermi.
Sulla torre era posizionata una torretta e Marcus si posizionò dietro di essa per eliminare i Reaver nella zona. Le creature erano numerose e miravano a distruggere le parabole collegate al satellite di comunicazione della base. Dopo alcuni attimi di grande tensione, finalmente Fenix riuscì ad assicurare la torre e si recò assieme ai compagni presso l’entrata principale dove le Locuste avevano fatto irruzione.
Marcus imbracciò un Longshot ed iniziò ad eliminare i Droni del primo manipolo, dopodiché per eliminare la seconda truppa accompagnata da alcuni Grinder utilizzò il Mortaio. Egli utilizzò gli ultimi colpi dell’arma per abbattere i due Brumak che avevano fatto breccia nell’entrata del cortile e dopo aver avvertito Anya che l’assedio era terminato, tornarono al comando dove il presidente Prescott illustrò il piano.
Esisteva una caverna sotto il suolo di Jacinto che se fatta esplodere con la Bomba Solare avrebbe fatto sprofondare l’intera città. Sfortunatamente però il COG non poteva inviare un Raven per sganciare la bomba per via della presenza di Seeder e Reaver, perciò era necessario che qualcuno ripulisse la zona. Marcus diede ordine a Cole e a Baird di aiutare a preparare l’ordigno mentre lui e Dom sarebbero scesi nuovamente nel Vuoto.
I due raggiunsero il cortile dell’entrata posteriore dove le Locuste stavano ancora cercando di invadere la base. Dom propose al compagno di dividersi per eliminare più velocemente i nemici e Marcus liberò il palazzo degli archivi dalle truppe nemiche. Quando si ricongiunsero i due dovettero affrontare i rinforzi nemici per poter uscire definitivamente dal comando, e quando ebbero ucciso tutti i Vermi si posizionarono alle due leve e assieme aprirono il cancello dell’ingresso.
VERSO LA ZONA SPROFONDATA DI JACINTO A COOPER STREET.
In strada infuriava ancora una dura battaglia contro i nemici che imperterriti cercavano di assediare la città. Marcus e Dom si mossero rimanendo coperti da alcune macchine abbandonate e aprirono il fuoco contro i nemici. Una volta liberato il tratto di strada adiacente al palazzo degli archivi, Marcus contattò il Controllo e avvertì Anya che si trovavano a circa mezzo chilometro da Cooper Street dove vi era il cratere. Dopodiché diede ordine a Dom di dividersi per ripulire contemporaneamente sia la strada che il garage adiacente.
Marcus entrò nell’edificio e colpì alle spalle alcuni Droni che si erano posizionati alle finestre, fino a giungere al garage dove fu attaccato da altri nemici. Una volta liberata l’area spinse nella zona sottostante un veicolo che sporgeva dal bordo creando una copertura per il compagno nella strada.
Dopo pochi istanti di fronte al sergente comparve una crepa nel pavimento che fece collassare una parte dell’edificio sulla strada permettendogli di raggiungere il compagno nel combattimento.
Anya entrò in contatto radio con i Delta e li avvertì che il satellite del Martello dell’Alba era collegato e che potevano utilizzarlo per liberare la strada dalla loro posizione fino al cratere. In quel momento atterrò di fronte a loro un Reaver e Marcus attivò il puntatore laser contro la creatura. Una volta eliminata, uccise il resto delle Locuste servendosi della medesima arma e raggiunsero così il cratere della città.
Gli edifici di Jacinto a Cooper Street erano collassati in una voragine di proporzioni gigantesche. Dom fu turbato dalla consapevolezza che le Locuste avrebbero distrutto la loro ultima città sicura, ma tenne da parte i pensieri e si concentrò sulla missione recandosi come gli aveva ordinato di fare Marcus alla piattaforma collegata ad una gru per attraversare il baratro.
Marcus azionò i comandi e trasportò Dom verso il centro del cratere dove vi era un edifico che degradava verso il sottosuolo.
Una volta giunto sopra il tetto, Dom eliminò le Locuste nell’area e si recò all’altra gru per condurre Marcus all’edificio. Non appena egli azionò i comandi però la gru collassò cadendo ai piedi del compagno. Il sergente vi salì e raggiunse così l’edificio dove ingaggiò il combattimento contro un Reaver atterrato nel cratere dopodiché procedettero sino a raggiungere la tettoia di un altro edificio. Questa collassò sotto il peso dei Gears e delle Locuste e precipitò per diversi piani.
Anya entrò in contatto radio con Marcus e chiese un aggiornamento sulla missione. Il sergente affermò che erano circa a metà strada nel cratere e che avrebbe fatto rapporto quando fossero giunti ai tunnel sotterranei. La strada verso il Vuoto non era ancora definita e i due si muovevano seguendo la morfologia del luogo in cui si trovavano sperando di trovare la via giusta.
Per proseguire Marcus tagliò con la baionetta del Lancer due cavi che reggevano un’impalcatura che cadendo andò a creare un ponte verso i successivi edifici. Quando furono entrambi sopra la struttura però, questa si sbilanciò e precipitò fino alla base del cratere.
Fortunatamente le mura di altri edifici crollati attutirono il colpo e i Delta raggiunsero così la base della voragine. Entrarono in un altro edificio per rimanere al coperto dagli attacchi nemici e videro a terra un Brumak seguito da un piccolo esercito di Locuste. La bestia aprì il fuoco in direzione delle mura per farle crollare e Marcus con un urlò disperato ordinò a Dom di fare fuoco su di essa.
I razzi sparati dal Brumak furono però fatali tanto che l’intero edificio cadde sul fianco gettando i Gears a terra. Marcus si mosse velocemente assieme a Dom attraverso la stanza in cui si trovavano prima che i calcinacci cadessero sopra le loro teste.
Il tutto era avvolto dalle fiamme e non rimaneva ancora molto tempo prima che l’intera struttura cedesse. Egli azionò l’ascensore che era capovolto ed entrò assieme al compagno per raggiungere una via d’uscita. Quando finalmente si trovarono all’esterno, videro il Brumak vicino alle finestre dell’edificio crollato senza un cavaliere. La prima idea del sergente fu quella di abbatterlo, ma si rese immediatamente conto che cavalcarlo avrebbe significato accelerare di molto la loro discesa nel Vuoto.
Entrambi salirono sul dorso della bestia che dopo un primo momento di ribellione si calmò e si mise in marcia sotto la guida dei due soldati.
VERSO LA CAVERNA NEL SOTTOSUOLO.
Marcus contattò Anya e affermò che lui e Dom si trovavano in groppa ad un Brumak per ripulire la zona più in fretta. La ragazza rispose dopo qualche minuto con voce incredula ma nonostante la bizzarria delle parole di Fenix, lo invitò a tenerla aggiornata e chiuse la comunicazione.
La creatura avanzava a passi pesanti attraverso il tunnel delle Locuste e Marcus si posizionò alla mitragliatrice lasciando a Dom il compito di utilizzare i razzi.
Il tunnel era disseminato di nemici che però furono spazzati via in pochi istanti dalla potenza di fuoco del Brumak. Persino i Reaver che solitamente costituivano un grosso pericolo per le truppe di fanteria del COG in confronto a lui sembravano quasi innocui. Quando si trovarono di fronte al cancello che sbarrava il tunnel verso al caverna, Marcus condusse il Brumak fino all’ostacolo e lo fece attaccare con le sue zampe spalancando la porta.
Improvvisamente di fronte a loro si creò un varco nella parete di roccia e ne uscì un gigantesco Corpser che attaccò il Brumak. La creatura si difese ghermendo con le sue zampe quelle del Corpser e facendo forza sulle zampe posteriori scaraventò il nemico contro la roccia uccidendolo sul colpo.
Dopo aver aperto un altro cancello che sbarrava la strada finalmente il Brumak giunse presso la caverna che traboccava di Imulsion e distrusse una Chiatta delle Torture dalla quale diverse Locuste attaccavano i Gears.
Abbattuto l’ultimo cancello che li separava dalle alte colonne di sostegno della caverna, i Delta furono attaccati da altri Reaver. Dopo averli eliminati Marcus e Dom concentrarono il fuoco delle loro armi contro i sostegni e fecero crollare il tetto della caverna che lasciò il posto al cielo azzurro.
In lontananza il sergente vide i due Raven inviati per sganciare la Bomba Solare e a bordo di uno di questi vi era Baird giunto per recuperarli.
Le zampe del Brumak erano immerse nell’Imulsion e all’improvviso la sostanza luminescente risalì attraverso il corpo della bestia entrando nelle sue vene. Il Brumak si scosse invaso dal liquido e quando il Raven con la bomba si avvicinò a lui questi colpendolo con la zampa lo fece precipitare nell’Imulsion.
Per un secondo Marcus credette di aver perso il compagno, ma la voce di Baird suonò ancora forte nel suo auricolare. Egli riuscì ad issare a bordo Marcus e Dom e il pilota si allontanò velocemente dal Brumak.
La creatura si stava trasformando in un Lambent e la sua forma era completamente mutata. Baird fece notare al sergente che quelle creature esplodevano, ed egli ebbe l’idea di utilizzarlo al posto della Bomba Solare per far sprofondare Jacinto.
Anya collegò immediatamente il satellite del Martello e Marcus aprì il fuoco sulla creatura. Il raggio colpì il Lambent Brumak una volta per alcuni brevi istanti prima che la bestia sferrasse un attacco al Raven, Non appena il pilota rese di nuovo stabile il volo egli sferrò un altro attacco con il Martello e finalmente vide il corpo del Lambent emanare la luminescenza che preannunciava la sua esplosione.