Connettiti | Registrati
Vi diamo il benvenuto nel primo sito multilingua completamente dedicato al mondo di Gears of War. Qui potrete trovare riassunti, guide, soluzioni, informazioni e curiosità riguardo ai quattro capitoli della saga di Epic Games e tanto altro materiale legato ai romanzi e alla serie a fumetti. Nel caso voleste fornirci consigli, richieste o semplicemente commentare una news, potete farlo attraverso il nostro Forum.


Gears of War 2 - Capitolo Tre


“Dicono sempre di salvare i bambini, in questo caso è esattamente quello che stiamo facendo, o perlomeno ci stiamo provando. Il viaggio verso Mount Kadar non sarà facile per niente. Dovremo spostarci di notte, con la neve e il presidente Monroe non ha autorizzato nemmeno l'uso di veicoli per trasportare i soggetti. Lascerò attivo un sistema di sicurezza semi-senziente che controllerà la struttura. Non vorrei che qualcuno disturbasse il riposo dei Siri, dato che vorremo avere la possibilità di studiarli più in là quando saranno cresciuti”

(DR. NILES SAMSON NEL MESSAGGIO REGISTRATO AL CENTRO DI RICERCA NUOVA SPERANZA.)


CENTRO DI RICERCA NUOVA SPERANZA.

Pioveva a dirotto quando i Delta raggiunsero il cortile dell’istituto. L’edificio aveva un aspetto tremendamente trasandato ed era chiaro che nessuno vi metteva piede da anni ormai.
Marcus diede ordine a Baird e a Cole di rimanere a guardia del Centauro mentre lui e Dom si incamminarono. Il compagno continuava a domandarsi il motivo di tanta segretezza ed era piuttosto innervosito all’idea di essere tenuto all’oscuro di tutto. I due raggiunsero finalmente l’entrata dell’edificio.

Questo aveva l’aspetto più simile a quello di un magazzino che ad una base militare, ma Marcus fece notare che probabilmente si trattava di una copertura per non destare troppi sospetti. Il sergente accese la propria radio per stabilire un contatto con il Controllo ma alla chiamata rispose il colonnello Hoffman. Egli affermò che durante la missione avrebbero dovuto rendere conto solamente a lui e li invitò a ricontattarlo non appena avessero ottenuto delle informazioni.
I Gears procedettero quindi verso una porta blindata che sembrava separare il magazzino da un’area riservata. Quando furono abbastanza vicini all’ingresso però, gli schermi posizionati sopra la porta si accesero e comparve l’immagine distorta di un uomo.

La voce diede loro il benvenuto presso il deposito Jameson e chiese i dati di identificazione per l’accesso. Non disponendo dei permessi per entrare, Marcus chiamò Jack per forzare la serratura ma si trattava di un meccanismo troppo resistente. Egli contattò quindi Baird e gli chiese di preparare un ordigno abbastanza potente mentre loro facevano un giro di ricognizione.
Marcus e Dom si avviarono alla ricerca di un generatore per ripristinare l’illuminazione e perlustrare la zona, mentre in lontananza sentivano il verso di alcuni Wretch. Fortunatamente le creature erano abbastanza lontane e i due poterono muoversi indisturbati fino alla bobina elettrica.

Una volta riattivata l’illuminazione, i due decisero di tornare al Centauro per recuperare l’esplosivo ma furono attaccati dagli Wretch che si erano ormai accorti della loro presenza. Il gruppo era decisamente numeroso ma i due riuscirono comunque ad eliminarli abbastanza velocemente grazie ai loro Gnasher.
Quando tornarono presso il Centauro ormai Baird aveva terminato l’operazione. Egli raccomandò a Marcus di tenersi a distanza e di maneggiare con cura l’esplosivo, dopodiché si rimise in posizione di guardia e i due si recarono verso l’entrata posteriore.

Jack alzò la base metallica di fronte all’ingresso per aiutare Marcus e Dom ad entrare, dopodiché i due Gears dovettero nuovamente fronteggiare gli Wretch utilizzando le pistole Snub. Finalmente raggiunsero la porta blindata e Marcus attivò l’esplosivo facendola saltare.
Quando entrarono nell’area riservata, i monitor piazzati lungo i corridoi si accesero di nuovo, ma stavolta il sistema di sicurezza diede loro il benvenuto al Centro di ricerca Nuova Speranza e si presentò con il nome di Niles. Dom pensava si trattasse di una registrazione ma fu colto di sorpresa quando a quella affermazione, Niles rispose che si trattava di qualcosa di diverso e li invitò a proseguire all’interno della struttura.

Marcus notò che il complesso assomigliava molto ad un alloggio per operai, e ed entrambi pensarono alla possibilità che si trattasse di un campo di concentramento. La voce di Niles non faceva che ripetere che la struttura aveva gli standard di sicurezza migliori possibili e che erano orgogliosi del loro operato.
Marcus pensò che fosse il caso di avvertire Hoffman della sua presenza ma il colonnello si limitò a dire che sembrava tutto sotto controllo e chiuse la conversazione. I due proseguirono quindi attraverso i corridoi giungendo in una piccola sala dove era situato un pannello di controllo.

Gli schermi si illuminarono nuovamente e Niles iniziò a parlare dei sistemi di sicurezza del centro. Marcus attivò il pulsante facendo scattare il sistema quando un gruppo di Wretch passò di fronte al sensore di movimento. Improvvisamente si liberò una fiammata che colpì le creature uccidendole in pochi istanti.
Il sergente disinnescò il meccanismo e assieme a Dom uscì dalla stanza per attraversare il corridoio ora sicuro. L’intera base era disseminata di puntatori che attivavano il sistema di sicurezza, per cui i Delta dovettero procedere con estrema attenzione per evitare il fuoco e i proiettili.

Raggiunsero così l’uscita che dava verso l’esterno dell’edificio e rientrarono attraverso un altro ingresso dove furono attaccati nuovamente dagli Wretch. Una volta superato l’ostacolo e aver attraversato altri corridoi, Baird entrò in comunicazione radio con il sergente per avvertirlo che il clima stava peggiorando notevolmente. Marcus affermò che presto li avrebbero raggiunti e chiuse il collegamento.
L’edificio era stato infestato da branchi di Wretch che si nascondevano in ogni angolo dell’edificio e impedivano ai Gears di muoversi velocemente attraverso le stanze del centro. Baird avvertì Marcus che era in arrivo una tempesta di grandine e ormai non rimaneva molto tempo.

Il sergente accelerò quindi il passo e assieme a Dom raggiunse una sala in cui furono costretti a dividersi per disattivare l’allarme e proseguire. Dom si posizionò ai comandi e aiutò il compagno a passare attraverso i sensori disattivandoli di volta in volta.
Quando finalmente tutti e due furono in salvo, i due giunsero in una stanza attrezzata con diverse vasche di stasi. Marcus contattò immediatamente il colonnello Hoffman per avere maggiori informazioni, ma egli sembrava più sorpreso dei suoi Gears nel vedere quello spettacolo inquietante.

Niles nel frattempo non faceva che ripetere che quella si trattava di una zona riservata e che era vietato l’accesso a chi non disponeva delle autorizzazioni. Nonostante gli avvertimenti della voce, Marcus ordinò a Jack di collegarsi al server del centro per ottenere i dati sulla base e sulla roccaforte delle Locuste.
Mentre il bot effettuava il download, Marcus attivò una leva e su un monitor posto sopra una scrivania videro un video registrato precedentemente. La voce che spiegava cosa era accaduto era di Niles, che affermava di aver dotato la base di un sistema semi senziente basato sulla sua personalità a seguito della fuga verso il Mount Kadar ordinata dal presidente Monroe. Improvvisamente però il video si interruppe quando Niles stava parlando del trasporto di alcuni misteriosi soggetti.

Marcus chiese a Jack di ripristinare la corrente ma in lontananza sentirono dei versi animaleschi e decisero di recarsi nella stanza sottostante. Niles affermò che le loro azioni avevano provocato il risveglio dei Siri, e Dom in lontananza vide all’interno di una vasca un essere deforme muoversi per cercare di uscire.
Improvvisamente la creatura sfondò il vetro che lo tratteneva e corse verso i Gears cercando di attaccarli. Fenix istintivamente accese la baionetta a motosega e la infilzò nella spalla della creatura che si contorceva sotto la lama che affondava nella sua carne.

Tutto attorno a loro però i Siri si stavano risvegliando e uno dopo l’altro avevano distrutto le vasche di stasi e correvano verso la loro posizione. I due si fiancheggiarono e iniziarono ad abbattere i nemici con lo Gnasher e con la baionetta eliminandoli man mano che si avvicinavano a loro. Quando finalmente ebbero eliminato tutte le creature, i Delta tornarono nella sala controlli per cercare un modo per disattivare il sistema di sicurezza.
In una zona nascosta trovarono un interruttore e finalmente la voce di Niles si zittì. Baird avvisò i compagni che era arrivata la grandine ed era estremamente pericolosa così Marcus affermò che stavano uscendo dall’edificio.

La base era stata però invasa dalle Locuste che attaccarono lui e Dom lungo il percorso verso l’uscita. Quando finalmente uscirono però erano dalla parte opposta rispetto a Baird e Cole, e di fronte a loro vi era un vagone fermo sotto la grandine. I due corsero per raggiungerlo e salirono a bordo giungendo in una zona coperta.
Faticosamente attraversarono tutta la zona delle rotaie servendosi di diversi stratagemmi per evitare la grandine e giunsero finalmente nella zona del cortile dove avevano lasciato il Centauro.

Baird segnalò che il mezzo stava subendo ingenti danni per cui Marcus e Dom accelerarono il passo per raggiungere i compagni. Di fronte a loro però continuavano ad aprirsi buche di emersione e furono attaccati da due Mauler assieme a diversi gruppi di Locuste.
Dopo un lungo combattimento i due riuscirono a giungere al Centauro e finalmente la grandine aveva lasciato spazio ad un violento acquazzone. Mentre Baird effettuava delle riparazioni sul mezzo, un Reaver atterrò nella piazzola e i Delta aprirono il fuoco per difendere il compagno. Non appena Baird ebbe finito, i Delta salirono a bordo e abbandonarono Nuova Speranza a gran velocità.



LUNGO LA STRADA VERSO MOUNT KADAR.

La strada verso il Monte Kadar era completamente innevata e il Centauro avanzava faticosamente sulla spessa coltre bianca. Marcus contattò il Controllo per ottenere le informazioni che Jack aveva scaricato dai server e Anya gli indicò la strada da percorrere.
La missione procedeva come previsto e ora avevano le coordinate di accesso alla roccaforte nemica. La strada tuttavia era disseminata di avamposti nemici che all’arrivo dei Gears si popolarono di nemici che aprirono il fuoco sul Centauro. Vi erano anche numerosi Reaver che di tanto in tanto atterravano per sparare dei razzi e attaccarli.

Fortunatamente anche il loro mezzo era pesantemente armato e riuscirono a farsi strada superando alcune basi.
Per poter proseguire però i Delta furono costretti ad attraversare un lago ghiacciato con il carro armato. Dom era piuttosto nervoso ma fortunatamente Marcus sapeva governare perfettamente il mezzo e riuscì abilmente a schivare i colpi di mortaio che creavano delle buche nel ghiaccio. Poco più avanti dovettero superare un altro lago e fronteggiare diversi Reaver.

Man mano che salivano la neve cadeva con maggiore insistenza e ricevevano sempre più attacchi da parte dei Seeder fermi sui fianchi delle montagne circostanti. Anya entrò in contatto radio con Marcus e lo avvertì che la strada giusta li avrebbe condotti ad un onte poco più avanti. Quando i Gears raggiunsero la zona però il ponte era ceduto, e dovettero accelerare con il Centauro e lanciarsi nel vuoto per raggiungere l’altro capo. Fortunatamente per quanto lento, il mezzo aveva una buona potenza e giunsero indenni dall’altra parte.

Finalmente raggiunsero l’entrata al monte e in lontananza videro una torre di controllo che proteggeva l’ingresso. Immediatamente furono attaccati da numerosi Boomer e Reaver che danneggiarono il Centauro ma Marcus mirò direttamente alla torre abbattendola.
La strada era finalmente libera e i Delta si addentrarono nella profonda caverna scavata dalle Locuste. Il sergente avvertì Anya che in pochi istanti il segnale sarebbe diventato più debole, e dopo pochi istanti si trovarono al buio completo. Marcus accese il faro del Centauro e procedette lentamente nel territorio nemico.

Improvvisamente dal terreno emerse un Corpser che però si nascose immediatamente sotto terra evitando il combattimento. Il terreno era però continuamente agitato dalle scosse di assestamento e in lontananza videro la sagoma di un Brumak che si aggirava per le grotte. Improvvisamente il Centauro incontrò un crepaccio e cadde pesantemente nella zona sottostante arrestandosi di colpo. Attorno a loro vi erano tre Corpser che si avvicinavano per attaccare e si trovavano completamente al buio senza la possibilità di fare fuoco.

Baird tentò subito di riaccendere il motore del mezzo e dopo qualche istante di tensione, il Centauro riprese a funzionare e Dom sparò direttamente nel ventre delle creature. Erano ormai vicini alla roccaforte e trovarono due Brumak alla guardia della zona; dopo averli affrontati e uccisi, Dom mirò ad una gigantesca colonna abbattendola e Marcus la utilizzò come rampa per raggiungere una zona sopraelevata.



ALL’INTERNO DI MOUNT KADAR, VERSO IL NEXUS.

La grotta in cui si trovavano aveva dimensioni mastodontiche e sembrava che l’intero monte fosse cavo all’interno. Poco più avanti videro un gruppo di Arenati in un piccolo campo base, così Delta fermarono il Centauro e scesero a terra.
Marcus riconobbe fra gli uomini Chaps, che spiegò che dopo aver perso il suo distributore di benzina e dopo che l’accampamento di Franklin era stato distrutto, aveva deciso di recarsi nel sottosuolo alla ricerca di una zona più sicura dove sfuggire al controllo dei Vermi.

Dom non riusciva a credere che gli Arenati trovassero più sicuro il sottosuolo piuttosto che le città, ma chiese assieme a Marcus quale fosse la strada che conduceva al Nexus, dove Chaps aveva affermato che le Locuste si riproducevano e vivevano.
Marcus ordinò a Baird e a Cole di rimanere con il gruppo e di ricondurli in superficie utilizzando le trivelle una volta attivato il segnalatore di Jack, e Baird non poté opporsi agli ordini del suo superiore e accettò suo malgrado.

Dom non aveva ancora smesso di credere che Maria potesse trovarsi con qualche gruppo di Arenati per cui mostrò a Chaps la sua foto e l’uomo affermò di averla vista in un altro gruppo che era sceso qualche tempo prima in quella zona ma che era stato poi catturato dai Vermi.
Le Locuste trasportavano i prigionieri presso il Nexus o nei campi di lavoro lungo la strada. Dom lo ringraziò per l’aiuto e si incamminò con Marcus lungo il sentiero che conduceva alla base nemica.

La strada sembrava molto antica e Marcus riteneva che ciò avrebbe dato loro un vantaggio se le Locuste non la usavano da tempo. Sfortunatamente però vi erano delle pattuglie poco più avanti e Dom intravide la sagoma di una Guardia Theron. La Locusta stava pattugliando la strada e aveva il compito di segnalare l’arrivo dei nemici ai compagni del manipolo posizionato più avanti. Marcus e Dom eliminarono la Locusta e videro in lontananza nelle acque sotterranee un’imbarcazione carica di nemici muoversi a gran velocità, e un gruppo ben nutrito di unità da terra. Lo scontro si accese in pochi istanti e i Delta si coprirono dietro alcune rocce per evitare i proiettili dei nemici, dopodiché concentrarono il fuoco sulle Locuste a bordo della barca per deviare il suo corso e farla andare a sbattere contro gli scogli.

Quando il mezzo fu fermo, Marcus e Dom lo attraversarono per giungere oltre la loro posizione e videro più avanti un molo con una piccola barca in legno. Dom pensò di utilizzarla per attraversare il lago ma furono subito intercettati da un’altra truppa di nemici su un’imbarcazione. A terra vi erano invece diversi Kantus che incitavano i Droni alla battaglia e un Bloodmount che rendeva il combattimento ancora più duro.
I Delta riuscirono comunque ad uccidere tutti i nemici dalla lunga distanza e si apprestarono a salire sulla barca alla fine del molo. Questa però era piena d’acqua e non avrebbe percorso nemmeno un metro prima di affondare del tutto.

Mentre cercavano una soluzione al problema, Marcus vide un’altra imbarcazione delle Locuste muoversi a gran velocità verso di loro e con il suo peso si scaglio contro il molo rompendolo e lasciando i Gears nella parte finale.
I due si trovavano ora su una grande zattera galleggiante e si fecero trasportare dalle acque mentre le Locuste li attaccavano sul fianco. Ad un certo punto però, in prossimità di alcune grotte in cui vi erano dei vapori di Imulsion, le Locuste si ritirarono lasciandoli soli in mezzo alle acque. Una volta superata quella zona però le Locuste tornarono ad attaccare e ormai l’unico modo per proseguire era riuscire a salire su una delle loro imbarcazioni prima che il molo affondasse.

I Delta riuscirono a raggiungere il ponte di una delle barche d’assalto nemiche e proseguirono affrontando altri nemici. Quando finalmente riuscirono ad avanzare da soli raggiunsero un’altissima cascata e i due dovettero aggrapparsi ai bordi dell’imbarcazione per non essere sbalzati via nel salto.
Si trovarono così in uno specchio d’acqua simile ad un lago e attorno a loro sentivano delle scosse e dei rumori inquietanti. Marcus confessò a Dom il suo odio per l’acqua e dopo pochi istanti le due bestie delle Locuste che facevano muovere la loro imbarcazione furono divorate da qualcosa di molto più grande e affamato.

Improvvisamente i due videro alzarsi sopra la superficie un tentacolo lunghissimo che si scagliò contro la barca facendola oscillare vertiginosamente. Marcus corse nella sua direzione per tagliarlo con la motosega e il mostro marino attaccò ancora con altri tentacoli. Si trattava di un Leviatano, che dopo alcuni minuti mostrò il proprio volto uscendo con buona parte del suo corpo dalle acque.

La creatura aprì le fauci e addentò una parte del ponte della barca. Come per il Riftworm Marcus pensò di eliminare la creatura dall’interno, quindi attese assieme a Dom che il Leviatano aprisse le fauci e si addentrò in esse quando superarono il bordo del ponte. All’interno della sua bocca i due spararono raffiche di lancer e lanciarono diverse granate. Quando riemersero dal mostro, la creatura si ritirò lasciando una pozza di sangue sulla superficie dell’acqua. Marcus desiderava uscire da quella trappola il più velocemente possibile e tornare sulla terraferma dove sapeva esattamente come muoversi e combattere.

<< Precedente | Successivo >>





GOW-Series.com is part of Games-Series.com Network | Contents by NeDan89, Scric93 and IggyZW. Design by NeDan89 and Daniel. | Top

Texts, images and videos are property of GOW-Series.com. All other registered trademarks or trademarks are property of their respective owners.

Best view 1280x720 - All major browsers and OS compatible - WAI Level 2 and CSS Valid