Gears of War 3 - Capitolo Due - Parte Due
"E’ lui… Allerta la flotta, voglio che tutti gli avamposti da qui ad Azura si tengano pronti, e facciamo in modo di non perderlo di nuovo."
(REGINA MYRRAH DOPO AVER AVVISTATO LA SQUADRA DELTA NELLE DEADLANDS)
DEADLANDS DI SERA, ZONA DI ATTRACCO DELLE CHIATTE
Myrrah non aveva alcuna intenzione di perdere tempo a combattere con la Squadra Delta, il suo obiettivo era mantenere sotto controllo Adam Fenix cosicché egli trovasse in fretta il metodo per eliminare i Lambent. La sua presenza ad Azura era dunque di fondamentale importanza, ma voleva assicurarsi che i Gears non riuscissero a proseguire con troppa semplicità nella loro missione. Con un semplice gesto invitò quindi la propria creatura, il Tempest, a rilasciare uno sciame di Shrieker nel cielo sopra di loro, dopodiché si allontanò velocemente.
Quelle piccole e disgustose creature erano corazzate proprio come la maggior parte delle armi biologiche progettate dall’esercito delle Locuste, e possedevano delle piccole mitragliatrici che li rendevano particolarmente pericolosi. I Delta dovevano sbrigarsi ad eliminarli se non volevano perdere la possibilità di salire su una delle Chiatte nemiche. Marcus aprì il fuoco cercando di intercettare la traiettoria di volo degli Shrieker e ne fece esplodere alcuni coinvolgendo anche i loro compagni che svolazzavano in aria.
Avevano ormai raggiunto la zona di atterraggio delle Chiatte, quando Dom si accorse che dal velivolo si stavano calando alcune Guardie di Palazzo. Da quando il Nexus era stato allagato, le Guardie della Regina si occupavano di mantenere il controllo presso la struttura di ricerca di Azura, o pattugliavano le Deadlands nel tentativo di tenere lontani i soldati del COG. I Delta si schierarono in attacco contro le Locuste colpendole mentre tentavano di scendere con delle funi. La Chiatta si trovava ancora troppo in alto e non era più possibile arrampicarvisi, perciò Marcus ordinò ai compagni di seguirlo verso la torre.
Dopo aver eliminato un numero incredibile di nemici che tentava di eliminarli, la squadra raggiunse la piattaforma di sollevamento e salì alla base della torre. I nemici avevano avvistato la squadra e iniziarono a sparare con i cannoni della Chiatta. Un primo gruppo di Guardie di Palazzo scese dal velivolo per attaccare i Gears da terra, ma i Delta li contrastarono attaccandoli dalla corta distanza e con la baionetta a motosega dei loro Lancer.
Le Locuste speravano di eliminare i nemici prima di far atterrare la Chiatta, ma i Gears non accennavano ad arrendersi e li attaccavano furiosamente. Finalmente L’area era stata liberata e non vi era più alcun ostacolo a separarli dal loro obiettivo, così la squadra salì a bordo del velivolo e Baird inserì le coordinate per il viaggio verso la città di Anvil Gate nella regione di Anvegad. Il gigantesco Gas Barge emise un lungo verso prima di rimettersi in movimento, e la Chiatta si sollevò in volo sopra le Deadlands.
Marcus sperava che il padre avesse udito dalle truppe nemiche la notizia del loro arrivo, ed era pronto ad affrontare la Regina e tutto il suo esercito pur di trarlo finalmente in salvo. L’umanità, non solo lui, aveva ancora bisogno di Adam Fenix.
PIANURE DI ANVEGAD, AREA SUD DEL KASHKUR – ORE 19:10
La Chiatta si trovava ormai in volo da diverso tempo, e sotto di loro i Gears potevano scorgere le maestose montagne rocciose che costeggiavano le pianure di Anvegad. Il Kashkur era decisamente una terra affascinante per quanto arida. Dom si sentiva nervoso, i lunghi viaggi non gli erano mai piaciuti, soprattutto se non aveva la certezza di essere sulla strada giusta. Baird sembrò offeso dai dubbi del compagno e lo invitò a starsene tranquillo poiché era tutto sotto controllo. Ormai erano prossimi alla zona coperta dal segnale radio della cittadina di Anvegad, e presto avrebbero potuto mettersi in contatto con qualche vecchio compagno.
All’improvviso i Delta sentirono un canale radio aprirsi nei loro auricolari, e riconobbero la voce di Dizzy che sbraitava nel tentativo di chiedere supporto per un attacco aereo da parte dei Vermi. Marcus rispose alla chiamata e Dizzy quasi trasalì nel sentire la sua voce. Il sergente lo invitò a non aprire il fuoco contro la Chiatta più lontana dall’accampamento in avvicinamento e il compagno fu a dir poco scioccato nel sentire che avevano dirottato un mezzo delle Locuste.
Le Chiatte nemiche stavano trasportando diverse casse di munizioni che avrebbero poi consegnato alle truppe dell’artiglieria per permettere loro di espugnare la resistenza del COG. I Delta però avrebbero potuto sfruttare quelle risorse a loro vantaggio, e subito si posizionarono ai cannoni della Chiatta per colpire i Gas Barge avversari. Si trattava di bersagli piuttosto facili considerate le dimensioni e la loro lentezza.
Ben presto il cielo fu sgombro e Marcus ordinò a Baird di far avvicinare la loro Chiatta il più possibile a terra, ed egli staccò il dispositivo contenente le coordinate dal quadro di comando per impedirle di proseguire il suo viaggio senza di loro. Dopodiché i Delta si calarono con le funi e raggiunsero Dizzy dietro le postazioni di difesa. Una volta liberata l’area dalla prima truppa di nemici e dai Reaver che avevano assediato i tetti dell’accampamento, Dizzy chiese loro un aiuto per recuperare le provviste e le munizioni da portare al forte. Anvil Gate era una roccaforte in grado di resistere ad attacchi imponenti, ma necessitava di munizioni per essere difesa a dovere.
Il magazzino era colmo di munizioni e armi, probabilmente abbandonate da vecchi convogli del COG che sorvegliavano la zona. Prima di poter caricare il necessario sulla Chiatta per proseguire però, i Delta dovettero sfruttare quel nuovo arsenale per eliminare le squadre di rinforzi nemici che nel frattempo si erano spinte fino alla loro posizione. Marcus imbracciò un OneShot per eliminare i Reaver che erano atterrati nel cortile, e con pochi colpi riuscì ad abbattere tutte le creature. I compagni nel frattempo concentravano il fuoco sulle Guardie di Palazzo armate di semplici fucili Lancer. I Vermi detestavano il COG ma non snobbavano mai le sue armi e la sua tecnologia.
Una volta terminato lo scontro, i Gears trasportarono le casse di munizioni sulla Chiatta e aiutarono Dizzy a salire per proseguire assieme il viaggio verso Anvil Gate.
POCHI CHILOMETRI DA ANVIL GATE, KASHKUR
I Gears erano ormai prossimi a raggiungere Anvil Gate e la sera stava calando sulle imponenti catene montuose che cingevano la vallata. Sfortunatamente essi non erano i soli ad aver intrapreso quel viaggio, e ben presto il cielo si riempì di numerose Chiatte delle Locuste e alcuni Reaver. Il nemico era pronto ad aprire il fuoco sul Gas Barge dei Delta, ed essi dovettero correre immediatamente ai cannoni per contrastarli. Ognuno si posizionò ad una postazione di artiglieria e cercarono di colpire i Gas Barge per far precipitare le Chiatte.
Sfortunatamente si trovavano ancora fuori dalla zona coperta dal segnale radio, e non poterono avvertire Hoffman del loro arrivo. Come se non bastasse, nella foresta sottostante i Gears notarono una serie infinita di puntini luminosi che si muovevano compatti nella direzione della roccaforte. Si trattava di un numero consistente di truppe pronte a sferrare un attacco. Naturalmente i soldati delle Locuste non avevano deciso autonomamente di attaccare proprio Anvil Gate. Myrrah li seguiva in volo a bordo del Tempest, e non appena vide che sull’unica Chiatta rimasta non vi erano le sue unità, bensì cinque uomini in armatura del COG, non esitò un istante di più e sferrò un attacco diretto.
Il Tempest riusciva a muoversi a grande velocità, tanto che ogni tentativo di colpirlo con i cannoni della Chiatta fu inutile. Improvvisamente la creatura sferrò un potente attacco e dalle sue fauci si sprigionò un fascio luminoso dal calore devastante. I Delta compresero immediatamente che non era possibile contrastare gli attacchi del Tempest, e si limitarono a schivare i suoi colpi. Il Gas Barge che guidava la Chiatta stava subendo tuttavia troppi danni, e finì per perdere la traiettoria mentre la piattaforma prese fuoco per il troppo calore. Il velivolo iniziò a scendere di quota rapidamente e i Delta si prepararono allo schianto contro il suolo. La Chiatta si trascinò per diversi metri a terra dopo l’impatto, facendo sbalzare fuori i soldati.
Dalla roccaforte le sentinelle dovevano aver avvistato la Chiatta precipitare all’interno del perimetro, e subito una pattuglia di soldati assieme ad Hoffman si recò sul posto a bordo di un Packhorse. La luce dei fanali abbagliò Marcus e i compagni per qualche secondo, ma il colonnello poté vedere distintamente che non si trattava di nemici e ordinò ai soldati di non aprire il fuoco. Certo Hoffman non si aspettava di veder ricomparire i Delta in quelle circostanze, ma non c’era tempo per le spiegazioni immediate. Marcus lo avvertì del convoglio di Vermi in avvicinamento ed egli lo invitò ad aprire una comunicazione radio per avvertire gli abitanti della roccaforte di tenersi pronti allo scontro.
Hoffman temeva che quell’attacco potesse trasformarsi in un vero e proprio assedio. Conosceva le Locuste e sapeva che a differenza degli esseri umani contro cui aveva combattuto durante le Guerre Pendulum, queste non si fermavano finché l’ultimo di loro non fosse stato massacrato.