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Vi diamo il benvenuto nel primo sito multilingua completamente dedicato al mondo di Gears of War. Qui potrete trovare riassunti, guide, soluzioni, informazioni e curiosità riguardo ai quattro capitoli della saga di Epic Games e tanto altro materiale legato ai romanzi e alla serie a fumetti. Nel caso voleste fornirci consigli, richieste o semplicemente commentare una news, potete farlo attraverso il nostro Forum.


Gears of War 3 - Capitolo Tre


“Maria…tesoro, mi spiace di non averti potuto riportare a casa, ma ora sei con i ragazzi…ed è questa la tua vera casa giusto? Un giorno ci rivedremo tutti, ma ora come vedi Marcus è di nuovo impegnato a salvare il mondo
e io devo aiutarlo. Sogni d’oro amore…”

(DOMINIC SANTIAGO PRESSO LA TOMBA DELLA FAMIGLIA FLORES A MERCY)


ANVIL GATE, FORTEZZA COG DELL’ERA PENDULUM – ORE 20:35

Hoffman cercava di mantenere l’attenzione sulla guida del Packhorse mentre Marcus Fenix, seduto al suo fianco, tra uno scossone e l’altro del veicolo gli spiegava il motivo della loro visita. Finalmente erano entrati in possesso della chiave per leggere il disco dati che Hoffman aveva sottratto al presidente sull’Isola di Vectes. Quella tuttavia era la novità meno sconvolgente. Il colonnello apprese che il padre di Marcus era ancora vivo, tenuto in ostaggio da Prescott su di una misteriosa isola chiamata Azura, e che lo stesso presidente era morto dopo aver rivelato queste sconcertanti informazioni.

Non era la prima volta che Prescott lo teneva all’oscuro di qualche importante informazione riguardante il COG, ma dopo la scoperta di Nuova Speranza e dei Sire che vi abitavano quella era senza dubbio la menzogna più grande, anche se il presidente l’avrebbe definita più un’omissione.
Una volta raggiunto il garage principale, Hoffman cercò di fare mente locale su tutte le informazioni che aveva ricevuto, e rifletté sul da farsi. Improvvisamente però, l’allarme della roccaforte iniziò a suonare facendo intuire ai Gears che le Locuste erano ormai giunte alle porte principali. Marcus invitò il colonnello a posticipare la loro conversazione, e si recò attraverso le passerelle che conducevano all’entrata.

Bernie Mataki, che ormai aveva stretto una relazione ufficiale con Hoffman, diede ordine a tutti gli abitanti del forte di tenersi pronti al combattimento e sembrava piuttosto desiderosa di massacrare qualche povero Verme che si fosse avvicinato troppo al campo visivo del suo Longshot. Marcus nel frattempo percorreva gli stretti corridoi che circondavano le mura del forte cercando una buona posizione da cui sparare ai nemici che si avvicinavano. La Regina doveva averli condotti al loro obiettivo e si stavano preparando all’assedio. Hoffman per poco non trasalì alla notizia che Myrrah era sopravvissuta all’affondamento dei tunnel, e non osava più nemmeno pensare a quali altre notizie terribili lo aspettassero. Marcus tuttavia aveva deciso di non menzionare al superiore la morte del capitano e amico Michaelson, per non compromettere di colpo la sua capacità decisionale. Hoffman riusciva a sostenere situazioni davvero difficili quando si trovava in combattimento, ma quella notizia lo avrebbe scosso troppo profondamente.

Le Locuste iniziarono ad attaccare in piccoli plotoni, inviando prima al combattimento i soldati muniti dei loro fucili e dei rampini. Le creature contavano sempre sulla loro superiorità numerica schiacciante e adottavano per questo la medesima strategia: mandare avanti un numero incredibile di soldati per far sprecare al nemico gran parte delle munizioni, e successivamente inviare le creature gigantesche e più pericolose come Brumak, Boomer e i Siege Beast per sfondare l’artiglieria rimasta. Per sua sfortuna però, Myrrah non aveva considerato il fatto che Anvil Gate era una roccaforte nata appositamente per contrastare attacchi imponenti, e i suoi magazzini traboccavano di munizioni e di armi potentissime, oltre alle mitragliatrici disseminate lungo le mura.

I soldati nemici si facevano falciare come fili d’erba, e non passò molto tempo prima che decidessero di far avanzare anche i Reaver e i Grinder. Erano ormai prossimi ad abbattere la porta principale e riversarsi nel cortile, e i Delta cercarono di limitare al massimo il numero di Locuste che sarebbero potute entrare. Quando arrivarono anche i Siege Beast, fu impossibile riuscire ad impedire loro di sfondare l’ingresso. Bernie si rimise alla radio e urlò a pieni polmoni di recarsi alle barriere che circondavano il cortile esterno per arrestare l’avanzata dei Vermi.

Baird fu deluso nel constatare che la fama della roccaforte poteva valere al massimo in una guerra combattuta contro esseri umani, e chiese ad Hoffman di poter usare il Martello dell’Alba. Egli rispose che l’arma era ancora operativa ma il sistema di puntamento non era preciso e non potevano rischiare di danneggiare la struttura. Marcus imbracciò in alternativa un cannone Vulcan, aiutato da Dom che ne sorreggeva il pesante carico di munizioni, e assieme iniziarono ad eliminare le Locuste che entravano nel cortile.

Numerosi cadaveri si accasciavano a terra e ricoprivano il terreno arido e spoglio, ma l’artiglieria delle Locuste era ancora ben fornita di Grinder e Mauler. Questi ultimi avanzavano in uno schieramento compatto tenendo di fronte a sé gli scudi per non essere colpiti dai proiettili dei Gears. Le grosse creature attraversarono a fatica il primo sbarramento, e continuarono ad avanzare lente e inesorabili verso il cuore della roccaforte.
Hoffman ordinò la ritirata ai compagni mentre Bernie avvertì che le Locuste avevano raggiunto il cortile interno di Anvil Gate. Le armi da sole potevano uccidere centinaia di Locuste, ma il loro numero anziché diminuire sembrava aumentare, come se i soldati venissero immediatamente rimpiazzati da altri Vermi pronti a farsi crivellare di colpi.

Bernie urlava a pieni polmoni di prepararsi all’ultima difesa per impedire ai Mauler e ai Boomer di fare nuovamente breccia nelle mura, e Hoffman affermò che avrebbero fatto cadere un pesante serbatoio nell’atrio per coinvolgere i Vermi in un’esplosione. La cisterna cadde a terra su un fianco e subito i Delta concentrarono il fuoco dei loro Lancer per farla esplodere. Ben presto le Locuste vennero avvolte dalle fiamme, e non potendo fuggire per via della loro notevole stazza, finirono arrostite in un gigantesco barbecue.
L’assedio si era finalmente concluso, ma restava ancora un incendio da estinguere prima che la roccaforte fosse perduta. I Gears si incamminarono quindi verso il cortile principale per tenere sotto controllo la situazione, e Marcus invitò Hoffman a prepararsi a scoprire ulteriori dettagli scioccanti sul viaggio della Squadra Delta.



ANVIL GATE, PERIMETRO ESTERNO DELLA FORTEZZA

Hoffman conosceva bene Prescott, sapeva che il presidente aveva un certo talento nell’omettere i dettagli su una verità scomoda, ma mai avrebbe immaginato che sarebbe arrivato a rapire Adam Fenix simulandone la morte per farlo lavorare su una base segreta. La macchina su cui lo scienziato aveva lavorato per anni doveva essere in grado di distruggere il patogeno Lambent, ma non c’erano ancora garanzie sugli effetti che il raggio avrebbe avuto sulle Locuste. Ciò che restava da fare era trovare l’isola di Azura e Adam, e per farlo era necessario decriptare il disco che Hoffman aveva rubato dall’ufficio di Prescott su Vectes.

Baird aveva aspettato per mesi di poter mettere le mani su quelle informazioni, e finalmente possedeva la chiave per la lettura del supporto. Bernie entrò nella sala dove si trovavano i Delta e avvertì il colonnello che Sam e Anya erano rimaste bloccate in un attacco nemico fuori dalle mura perimetrali di Anvil Gate.
Marcus e Cole salirono a bordo di un Packhorse ed uscirono dalla rimessa per cercare le compagne. Baird iniziò invece a lavorare sulla piattaforma per il controllo dei satelliti del Martello. Ne erano rimasti solo alcuni ed era necessario immettere delle coordinate precise per effettuare un attacco mirato. Dom e Bernie rimasero infine sulle mura difensive della roccaforte per fornire fuoco di copertura ai Gears fuori dal perimetro.

L’area era disseminata di nemici. Il fuoco che usciva dalle bocce dei fucili illuminava a tratti l’oscurità che aveva rapidamente inghiottito Anvil Gate, e il Packhorse avanzava verso il punto di raccolta. Poco lontano dalla loro posizione i Gears sentirono il rumore di un Digger che scavava il terreno nella loro direzione. Il conducente sterzò bruscamente per evitare la collisione con la creatura e il Packhorse cadde su un fianco scaraventando a terra Cole e Marcus. Avevano comunque raggiunto le compagne e Anya invitò Marcus a riprendere i sensi e a mettersi in copertura. Non appena egli si rialzò in piedi vide un Gear a terra, ma non poté fare nulla se non assistere alla brutale esecuzione del Savage Grenadier che lo aveva atterrato.

Il sergente imbracciò il proprio Lancer e aprì il fuoco contro le Locuste che si trovavano di fronte a lui. Dopo aver eliminato il Savage Boomer che aveva bloccato il veicolo, i Delta si diressero verso il ponte per raggiungere nuovamente l’ingresso del forte. Nel buio tuttavia sentirono un rumore fin troppo familiare; uno Stalk era emerso dal terreno e le Locuste nell’area erano in allerta. Anche per loro la parola Lambent era sinonimo di nemici.
Ben presto lo Stalk riversò sul terreno un Drudge e Marcus aprì il fuoco contro gli arti della creatura per farli esplodere. Baird era riuscito ad attivare il Martello e invitò i compagni a rientrare nella roccaforte poiché il raggio non era abbastanza preciso. Altri Stalk erano emersi lungo il perimetro e da uno di essi uscì una creatura decisamente più grande e pericolosa di un Drudge. I Gears non avevano mai visto prima una Lambent Berserker, e non furono affatto felici di averci a che fare.

Baird non aveva scelta, attivò il Martello e ordinò ai compagni di correre immediatamente verso il cancello d’entrata. I Gears si lanciarono in corsa lasciandosi alle spalle decine di Lambent pronti ad esplodere. Il colpo di Martello aveva rallentato a sufficienza la Lambent Zerker da permettere loro di rientrare nel forte, ma pochi istante dopo aver richiuso il cancello la creatura lo colpì ripetutamente per sfondarlo. Poi, con un salto incredibile atterrò sopra di esso e si preparò ad attaccare la squadra.

Non avendo mai affrontato prima quella creatura, Baird non sapeva quale fosse il suo punto debole. Si rese conto però che il suo sterno si apriva e al suo interno poteva vedere una fonte luminosa, probabilmente il suo centro vitale. I Gears iniziarono a sparare verso il punto indicato, schivando di volta in volta gli attacchi della bestia inferocita. La Berserker correva da una parte all’altra del cortile sferrando attacchi potenzialmente mortali. Man mano che subiva i colpi dei proiettili sullo sterno si indeboliva e ad un certo punto iniziò a rilasciare Imulsion sul terreno. I Gears dovevano cercare di stare alla larga da quella sostanza poiché era estremamente infiammabile e tossica. Continuarono così a colpire la Lambent Zerker a distanza finché i danni innescarono l’esplosione della creatura.

Una volta eliminato l’ostile, i Delta tornarono all’interno della sala comandi dove Baird avviò il disco di Prescott. Come avevano immaginato esso conteneva informazioni preziose su Azura; le sue coordinate geografiche e le sue caratteristiche. L’intera isola era circondata dal Maelstrom, una sorta di scudo energetico in grado di creare un uragano artificiale impossibile da attraversare con qualsiasi tipo di velivolo. L’unico modo per oltrepassare quella barriera era passare sott’acqua con un sottomarino. Hoffman ricordava che nel vecchio cantiere navale di Endeavour poteva essercene uno, ma serviva del carburante per raggiungerlo . Dom allora propose di raggiungere la città di Mercy, dove era presente una stazione di pompaggio dell’Imuslion. Si trattava della città natale di Maria, e in parte la sua richiesta andava al di là della missione che doveva compiere.



ANVIL GATE - ORE 06:53

Il sole era sorto da poco su Anvil Gate e il convoglio era già pronto per partire. Hoffman e Bernie avrebbero voluto aiutare i Gears nella loro missione, ma ora erano responsabili della piccola comunità di civili che viveva nella roccaforte. Il sergente Fenix diede ordine a Cole e a Baird di cercare rinforzi e mezzi di trasporto per l’attacco ad Azura. Un solo sottomarino non sarebbe bastato per assediare l’isola caduta in mano alle Locuste. Successivamente egli salì a bordo di uno dei veicoli assieme ad Anya, mentre Jace si mise alla guida. Sam e Dom salirono invece sull’altro Packhorse e infine Dizzy si mise alla guida dell’autocisterna per il recupero del carburante.

L’autostrada che collegava la città di Mercy era a tratti disseminata di Stalk che avevano distrutto parte della pavimentazione. Ben presto sopraggiunsero anche diversi Reaver e Jace fu costretto ad accelerare per attraversare velocemente la zona. Sul retro del Packhorse era presente un cannone Vulcan, Marcus lo raccolse mentre Anya lo aiutava a ricaricare velocemente per abbattere i nemici vicini al mezzo.
Il convoglio doveva dirigersi nel tratto stradale corretto e non poteva sfruttare gli svincoli, così Marcus mirò alle condutture di Imulsion che separavano i percorsi e i mezzi attraversarono i varchi creati fino a raggiungere il tratto di autostrada che li avrebbe condotti a destinazione.

Marcus ordinò a Dizzy di passare in testa al convoglio per distruggere alcuni blocchi stradali presenti più avanti. L’autocisterna fece il proprio dovere ma ben presto i Gears si trovarono in un territorio invaso dai Corpser. Si trattava di esemplari giovani e il Packhorse era in grado di travolgerli facilmente. Per evitare troppi rischi tuttavia Marcus aprì nuovamente il fuoco del Vulcan e iniziò a falciare le creature . La madre naturalmente era nei paraggi e il suo peso considerevole fece collassare parte della strada. La madre Corpser si schierò di fronte al convoglio e i Gears furono costretti ad arrestare i mezzi. Marcus e Dom mirarono agli occhi della bestia per accecarla e riuscirono ad aggirarla.

Man mano che proseguivano il numero di Vermi aumentava. Molti di loro avevano creato delle postazioni con delle Troike circondate dal filo spinato. Marcus ordinò a Dom di mirare alle cisterne di carburante presenti vicino ad esse per farle saltare in aria. Il piano funzionava ma improvvisamente il convoglio finì in una zona dove la pavimentazione era completamente distrutta e la sabbia impediva ai veicoli di proseguire. Jace tentava disperatamente di rimettere in moto il Packhorse ma le Locuste raggiunsero presto la loro posizione per cercare di fermarli.

Anya ricaricò velocemente il Vulcan e Marcus aprì il fuoco contro i Droni Savage e i Bloodmount. Jace riuscì a spostare il Packhorse e anche gli altri veicoli si rimisero in movimento. Erano ormai giunti nella zona dell’aeroporto e Dom sapeva che una volta raggiunto quest’ultimo mancava poco al distretto industriale di Mercy. In lontananza Anya vide un Brumak che ostacolava il percorso. Non potevano certo affrontarlo in campo aperto rischiando di distruggere i loro mezzi, così Marcus invitò i compagni ad accelerare e scavalcare la piattaforma su cui si trovava la creatura. I due Packhorse trascinarono il filo spinato che delimitava il blocco stradale e con la spinta del salto quest’ultimo finì per tagliare la gola del bestione decapitandolo.

Ora la strada verso Mercy era libera, ma le Locuste sapevano dove si stavano dirigendo e presto li avrebbero raggiunti. L’autocisterna di Dizzy era ancora in buone condizioni, sfortunatamente però il deposito di carburante della città era deserto e Dizzy notò che qualcuno aveva disattivato la pompa principale. Non restava che seguire la conduttura di Imulsion all’interno della cittadina per tentare di ripristinare i comandi. Marcus invitò Jace e Dizzy a sorvegliare il convoglio, mentre lui e i compagni si misero in marcia.

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