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Vi diamo il benvenuto nel primo sito multilingua completamente dedicato al mondo di Gears of War. Qui potrete trovare riassunti, guide, soluzioni, informazioni e curiosità riguardo ai quattro capitoli della saga di Epic Games e tanto altro materiale legato ai romanzi e alla serie a fumetti. Nel caso voleste fornirci consigli, richieste o semplicemente commentare una news, potete farlo attraverso il nostro Forum.


Gears of War 3 - Capitolo Uno - Parte Due


"Marcus…se ricevi questo messaggio, se sei ancora vivo, ho bisogno del tuo aiuto. Le Locuste mi tengono prigioniero! Ho scoperto una soluzione al problema degli Splendenti, credono di poterlo usare per uccidere anche gli umani, ma non capiscono che questo non salverà le Locuste. Sera sta morendo Marcus…il pianeta è infetto, l’Imulsion lo sta uccidendo. E’ sempre stata colpa dell’Imulsion e io posso fermarlo…"

(ADAM FENIX, MESSAGGIO REGISTRATO SEGRETAMENTE PRESSO LA STAZIONE DI RICERCA DI AZURA)


VERSO L’ACCAMPAMENTO DEGLI ARENATI, HANOVER

L'intera città brulicava di Stalk e la pavimentazione semidistrutta mostrava sotto di sé delle profonde pozze di Imulsion che esalava i suoi vapori attraverso le crepe nell'asfalto. Sam fece notare con gentilezza a Cole che la situazione poteva facilmente sfuggire loro di mano, ma egli insistette per controllare anche il deposito e lo stadio dei Cougars.

Baird accusò l'amico di averli guidati in una sorta di pellegrinaggio per il proprio interesse personale, ma doveva anche ammettere che sulla Sovereign non disponevano di grandi quantità di risorse, e quella era la ragione che li aveva spinti ad esplorare la città. La sentinella dell'avamposto che avevano incontrato aveva ragione: la strada che li separava dal magazzino era disseminata di nemici, e vi erano anche altri arenati che tentavano di contrastare l'avanzata delle creature.

I Delta Due si avvicinarono lentamente alla piazza sotto assedio e aprirono il fuoco sui Lambent per abbatterli prima che si avvicinassero ai sopravvissuti. All'improvviso però un essere luminescente decisamente più grande dei soliti Drudge lanciò nella loro direzione una gigantesca bomba di imulsion che esplose a pochi metri da loro. Si trattava di una coppia di Gunker, dei giganteschi bestioni Lambent derivati dai più mansueti Butcher.
Per abbatterli i Gears dovettero scaricare numerose raffiche di Lancer e tutte le granate che avevano a disposizione, provocando di conseguenza un’esplosione notevole. Il principio era lo stesso per tutti i Lambent: una volta danneggiati irrimediabilmente iniziano la detonazione, che diviene più intensa a seconda delle dimensioni della creatura. La più devastante a cui avevano assistito era senza dubbio quella del Lambent Brumak, che aveva provocato lo sprofondamento di Jacinto.

Liberata la piazza, la squadra raggiunse l'accampamento vicino al deposito, dove una sentinella armata di Longshot scambiò inavvertitamente il casco di Clay per il brutto muso di un Lambent. Fortunatamente il proiettile del cecchino colpì di striscio il casco di Carmine lasciandolo indenne. L'uomo comprese subito l'errore e ordinò ai compagni di aprire le porte. Si fece avanti una giovane donna armata di Lancer, il leader del campo, che ironizzò sul fatto che proprio i soldati del COG avevano aiutato degli Arenati a respingere i nemici. Baird si sentì subito coinvolto e iniziò a rispondere a tono, ma Sam intervenne prontamente per rimetterlo in riga.

L'Arenata riconobbe quindi il volto di Cole e il suo atteggiamento cambiò rapidamente. Li invitò ad entrare nell'avamposto per raccogliere dei rifornimenti. Gli abitanti dell'accampamento furono sorpresi di vedere una squadra COG al completo aggirarsi nel loro territorio, e molti di loro riconobbero Cole. Egli era ancora un idolo in città, e tutti desideravano parlare con lui. Era difficile pensare che un tempo tutti loro erano semplici civili e i soldati erano per loro fonte di sicurezza. Raggiunto il deposito la donna indicò ai Gears un carico ben fornito di munizioni che sarebbero valsi da ricompensa per l'aiuto e Baird contattò il pilota del Raven per coordinare il recupero. Egli consigliò alla squadra di fare attenzione nel procedere poiché era stato avvistato un individuo ostile sul Centennial Bridge. Probabilmente possedeva una torretta e sparava raffiche nei dintorni come per tenere lontano eventuali visitatori.

I Delta si diressero verso lo stadio e affrontarono altri nemici che venivano continuamente riversati dalle vesciche degli Stalk. Il cancello all'entrata dello stadio era chiuso da una pesante catena di acciaio. Non avendo a disposizione Jack per aprire il passaggio, Sam azionò la baionetta del Lancer e spinse con forza sulla catena rompendola. Non sapevano bene chi o cosa avrebbero incontrato nello stadio, ma ormai erano giunti a destinazione e c'era soltanto un modo per scoprirlo.



STADIO DEI COUGARS, HANOVER – ORE 15:29

Lo stadio era esattamente come Cole lo ricordava, con l'unica differenza che ora non vi erano le masse di tifosi che si accalcavano nei corridoi per raggiungere le tribune. Il silenzio era quasi opprimente, soprattutto a causa della grandezza della struttura. I Delta Due raggiunsero la sala centrale dove vi erano le scalinate che conducevano al piano superiore. Al centro si ergeva ancora trionfante la gigantesca statua argentea di Cole Train, e attorno ad essa vi era un gruppo ben nutrito di Arenati che sorvegliavano l'area.

Uno di essi riconobbe subito il proprio idolo, e gli si avvicinò con entusiasmo seguito da alcuni compagni. L'uomo invitò Cole a bere qualcosa con loro, ma egli con pacatezza spiegò che il loro obiettivo era quello di trovare delle risorse. Egli quindi si offrì di accompagnarli dal leader del gruppo, ma improvvisamente i Lambent riuscirono a varcare l'entrata dello stadio e fecero irruzione nell'atrio.

Cole diede ordine a Sam e Baird di salire le scale e contrastare l'avanzata delle creature, mentre lui e Clay rimasero nell'atrio. Dopo aver eliminato i nemici, la squadra si riunì e insieme raggiunsero gli spogliatoi. Quello era il luogo dove i Cougars si preparavano non solo fisicamente, ma anche psicologicamente ad affrontare una partita. Gli armadietti dello spogliatoio erano rimasti intatti, e Cole poteva vedere chiaramente quello con il numero 83 scritto sopra. La sua mente lo riportò di colpo alle sensazioni di adrenalina e gioia che provava prima di una partita, e riuscì a rivedere la sua vecchia divisa da Thrashball.

Vicino all'uscita che immetteva nel campo di gioco vi era la statua di un Coguaro, il simbolo dei Cougars. In memoria dei vecchi tempi Cole sfiorò il suo muso in segno di buon auspicio e uscì sul campo. Una volta fuori una giovane donna presa dal panico lo avvertì che i Lambent stavano avanzando e gli indicò un ordigno nella metà avversaria del campo. Cole non esitò un istante e si lanciò in corsa a testa bassa contro gli Splendenti che si avvicinavano verso di lui scaraventandoli a terra con la sua forza. Raccolta la bomba, si voltò di colpo e riprese la corsa verso il gigantesco Stalk che era emerso al centro.

Cole fu talmente preso dall'entusiasmo per l'azione eseguita che per un attimo si dimenticò che stava ancora combattendo una guerra, e che quello che aveva attaccato allo Stalk non era un pallone bensì un ordigno esplosivo. Il Gear fu scaraventato a terra ma fortunatamente l'armatura aveva protetto il suo corpo dai frammenti.

Sam e Clay corsero verso di lui e lo aiutarono a rialzarsi, mentre Baird, ancora scioccato dalla furia del compagno, ammise che sapeva ancora cavarsela come giocatore. I Delta Due si rimisero in cammino per cercare il leader del gruppo, mentre la voce di Anya irruppe improvvisamente nel canale radio comunicando loro che la nave era sotto attacco. Cole contattò quindi il pilota del KR 7-0 per chiedere il recupero, ma questi non poteva eseguire l'ordine poiché i lambent stavano creando numerose difficoltà sulla Sovereign.

Gli esseri avevano però invaso ormai anche lo Stadio, e quando i Delta raggiunsero l'Arenata a capo dell'Avamposto, non furono accolti benevolmente. L'unica possibilità che avevano per tornare sulla nave era raggiungere il Centennial Bridge attraverso la teleferica che lo collegava alla struttura. La donna sconsigliò loro di proseguire in quella direzione, e si diresse verso il piano inferiore per iniziare l'evacuazione dei civili. Cole tuttavia scelse un'altra via per uscire, e condusse i compagni verso gli ascensori.



CENTENNIAL BRIDGE, HANOVER - ORE 16:01

La piattaforma raggiunse lentamente l'ampia terrazza al piano superiore dello stadio. Da qui era possibile raggiungere il ponte attraverso la teleferica, anche se il dislivello era davvero impressionante. Sam raccolse quattro ganci con i quali si sarebbero potuti appendere, mentre uno Stalk emerse a pochi metri da loro. Quegli esseri impiegavano pochissimo tempo a riversare i Lambent dalle loro vesciche luminose, per cui non potevano esitare ancora.

Cole posizionò il gancio sul filo della teleferica, e con un respiro profondo prese la carica per gettarsi nel vuoto. Anche i compagni lo imitarono e in pochi istanti si trovarono appesi come tanti uomini della giungla ai cavi, muovendosi a grande velocità verso il ponte. Cole estrasse la propria pistola dalla fondina e aprì il fuoco contro i Lambent che si trovavano sul Centennial Bridge. Le creature giocavano al tiro al bersaglio con i Gears, cercando di colpirli mentre erano in movimento.

Una volta giunti a destinazione, Cole ordinò ai compagni di trovare immediatamente un riparo per liberare l'area dai nemici. I Delta si coprirono dietro alcune macchine abbandonate e aprirono il fuoco dei loro Lancer. Il nemico più pericoloso era ancora una volta il Gunker, che avanzava a passi pesanti verso la loro posizione. Cole lanciò alcune granate verso la creatura provocandone l'esplosione.

Poco più avanti, la squadra notò una barricata costruita con delle vecchie lamiere. Doveva trattarsi dell'accampamento degli Arenati da cui il leader del precedente gruppo aveva raccomandato di stare alla larga. Sam notò alcuni movimenti all'interno e invitò i compagni a prestare attenzione. Cole avanzò lentamente tenendo basso il fucile per far comprendere agli abitanti dell'avamposto che le sue intenzioni erano buone, e affermò che avevano solo bisogno di aiuto per tornare alla nave. Improvvisamente però, dalle feritoie della barricata partirono alcuni proiettili che fischiarono a pochi centimetri da Cole.

I Gears corsero subito al riparo mentre Sam aggiustava la mira del suo Longshot per vedere più precisamente con chi avevano a che fare. Il ghigno sul volto di Baird fece pensare che egli fosse soddisfatto per aver avuto ragione una buona volta sugli Arenati e sui loro metodi. Sam però dovette contraddirlo poiché aveva visto chiaramente chi aveva aperto il fuoco. Si trattava di Locuste. Quella notizia non rallegrò affatto il gruppo, soprattutto perchè per eliminare le Locuste, il COG aveva dovuto sacrificare l'ultimo avamposto umano che mantenesse un barlume di civiltà. Sapevano tuttavia che alcuni gruppi erano sopravvissuti e scorrazzavano liberamente sul continente.

Cole diede ordine di aprire il fuoco, e così fecero anche i Vermi. I nemici abbatterono la copertura che nascondeva una postazione da mitragliatrice e un Granatiere aprì il fuoco su di loro. Baird notò che l'arma era costituita da una serie di vecchi Lancer agganciati ad una struttura di sostegno. Quei fucili erano stati sostituiti un anno dopo l'E-Day dai più moderni Lancer con baionetta a motosega. Tuttavia i modelli precedenti sparavano colpi molto più potenti anche se meno precisi.

Le Locuste erano nemici nettamente più organizzati dal punto di vista militare, ma a differenza dei Lambent, questi non esplodevano e potevano essere abbattuti con minore difficoltà. Da quando il Nexus era stato inondato poi, le Locuste si trovavano prive dei mezzi di cui disponevano prima, ed erano costrette a raccogliere la vecchia artiglieria del COG per costruire degli avamposti di fortuna. Baird aveva studiato per anni le abitudini e le gerarchie militari delle Locuste, e ora poteva riconoscere quanto il loro esercito fosse stato piegato dall'attacco degli umani.

I Delta proseguirono attraverso il ponte, ma dovettero trovare una strada alternativa per raggiungere il punto dal quale si sarebbero potuti avvicinare alla Sovereign. Cole ordinò a Clay e Baird di proseguire attraverso il ponte inferiore, mentre lui e Sam si diressero verso la passerella. Nei pochi attimi di tranquillità che avevano a disposizione, Baird trovava sempre l'occasione per stuzzicare Sam con delle battute di spirito. Per quanto egli detestasse ammetterlo, provava una certa simpatia per la giovane ragazza di Anvegad, e il fatto che lei gli rispondesse sempre a tono la rendeva una valida avversaria. Naturalmente la lingua affilata di Damon non poteva nulla contro Sam e Bernie insieme.

Cole poteva finalmente scorgere nelle torbide acque marine il profilo della Sovereign, e affrettò il passo per ricongiungersi ai compagni al piano superiore. Quando si avvicinarono alla ringhiera del ponte, i Delta assistettero ad uno spettacolo spaventoso. Il Lambent Leviatano stava attaccando ripetutamente la Sovereign, e ormai avevano davvero poco tempo a disposizione. Cole contattò Marcus tramite la radio per ricevere notizie, e il sergente gli chiese di architettare un piano in fretta per gestire la situazione. Baird dietro di lui fece un gesto piuttosto elementare portandosi la mano vicino alla testa.
Il piano era semplice: far esplodere la creatura, e per farlo servivano degli esplosivi. Baird affermò che le Locuste certamente ne possedevano e dovevano trovarli in fretta. Il ponte era disseminato di casse contenenti numerosi Ticker. Il loro equipaggiamento esplosivo avrebbe potuto innescare la detonazione del Leviatano.

Prima di poterne cercare una però, i Gears dovettero eliminare un Mortaio che sparava dall'altra parte del ponte. L'arma non avrebbe eliminato il Leviatano, ma poteva essere utile per distruggere i Gas Barge che si avvicinavano alla zona. Le gigantesche chiatte volanti trasportavano diverse unità di Locuste, ed era necessario abbatterle per non dover affrontare dei combattimenti interminabili.
I tentacoli del Leviatano continuavano a colpire il ponte e a scaricare gruppi di Polyp che tentavano di attaccare i Delta. facendosi strada grazie al fuoco delle loro armi però, essi raggiunsero una zona adatta per scaricare una cassa di Ticker sul mostro, e Cole chiese a Marcus di attirare in qualche modo la creatura a poppa.

Successivamente si recarono verso la cassa e con una grande sforzo collettivo la rovesciarono giù dal ponte. Il bersaglio fu duramente colpito e iniziò ad agitare i tentacoli con movimenti caotici. Uno di essi si attorcigliò attorno al ponte provocando un dissesto. I Delta furono sbalzati a terra e tentarono disperatamente ad aggrapparsi al duro asfalto pieno di crepe, ma l'inclinazione rendeva impossibile ogni resistenza. Sam afferrò la mano di Baird tenendolo così ancorato ancora per qualche istante, ma egli preferì approfittare dell'attimo di tensione per dare il via al suo show, improvvisando una sceneggiata drammatica decisamente inappropriata. Il ponte si inclinò ulteriormente e tutti scivolarono verso il baratro cadendo nelle acque salmastre sottostanti.

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