Aspho Fields - Capitolo Venti
“Non conosco il suo nome, non so nulla di lui salvo che era una guardia di Aspho Point. Non si chiamava Natan, e se fosse stato uno dei miei uomini sarei stato orgoglioso di lui. Assicuratevi che non sia dimenticato.”
(RAPPORTO SULLA BATTAGLIA DI ASPHO POINTSCRITTO DAL MAGGIORE VICTOR HOFFMAN, FORTEMENTE RIMAREGGIATO, TROVATO SOTTO L’AMBASCIATA DI OSTRI A JACINTO CON LA DICITURA: NON FAR CIRCOLARE.)
REPARTO DI RIANIMAZIONE , ALA MEDICA. OSPEDALE WRIGHTMAN; QUATTORDICI ANNI DOPO L’E-DAY. OGGI.
La dottoressa Hayman stava controllando le condizioni del polpaccio di Hoffman, che in quel momento si trovava a testa in giù in una posizione alquanto scomoda.
Non sopportava di dover rimanere in ospedale per una ferita superficiale, e ancor meno di doversi sottoporre alle cure della dottoressa che non manifestava un particolare entusiasmo nel vederlo.
Anche Marcus si trovava in quella stanza, il che rendeva del tutto anormale la situazione.
La Hayman lo rimproverò per non essersi fatto visitare all’uscita dalla prigione.
Rimanere quattro anni in quel luogo significava soltanto una cosa: portare dentro di sé una quantità innumerevole di germi e batteri, veicoli di malattie infettive.
Marcus aveva accettato di rimanere in quel luogo per non peggiorare la situazione, ma non aveva intenzione di collaborare.
La dottoressa infuriata abbandonò la sala dopo averli rimproverati per il loro atteggiamento da eroi che non facilitava affatto la situazione.
I due rimasero pertanto soli e Hoffman sentiva crescere la tensione minuto dopo minuto.
Aveva bisogno di chiedergli come stessero davvero le cose, e non esitò a farlo. Voleva sapere per quale motivo Fenix era tornato indietro per salvarlo dopo ciò che gli aveva fatto.
Marcus non poteva evitare la conversazione e il colonnello si avvicinò alla sua branda per invitarlo al dialogo.
Egli tuttavia diede sempre delle risposte generiche che non facevano trasparire cosa realmente pensasse.
Hoffman gli chiese per quale motivo aveva disertato quattro anni prima e qual era la ragione per la quale la richiesta di auto di Adam lo aveva mosso con tanta forza nonostante i pessimi rapporti che avevano i due.
Risultò chiaro che nemmeno Marcus sapeva per quale motivo aveva compiuto un simile gesto, e certamente non desiderava aprirsi con colui che lo aveva condannato a morte dopo l’invasione delle Locuste al penitenziario.
In quel momento la Hayman tornò nella stanza e invitò Marcus a lasciare l’ospedale il più presto possibile e di tornarvi solamente nel caso in cui avesse sentito qualche sintomo.
Mentre Fenix si allontanava nel corridoio che portava all’uscita, Hoffman a gran voce si scusò per ciò che aveva fatto, ma non ricevette alcun tipo di risposta.
Marcus non si fermò nemmeno un secondo a riflettere, semplicemente imboccò l’uscita e se ne andò.
Ora era il turno del colonnello, e in suo onore la dottoressa aveva preparato il più grosso e vecchio ago che aveva trovato all’interno dell’ospedale come ringraziamento della sua strafottenza.
Hoffman strinse i denti e cercò di non battere ciglio per non dare soddisfazione alla donna, ma quell’ago era dannatamente doloroso.
COLLEGE GREEN, FUORI JACINTO.
Tai era fermamente deciso a recuperare i corpi rimasti sul camion bruciato, e nessuno si sognava di mettersi contro di lui.
Era un ottimo soldato, apparentemente sempre estremamente pacato e riflessivo, ma quando si trattava di questo genere di cose il suo instinto prendeva il sopravvento ed era sempre meglio assecondarlo.
Tutti eccetto Marcus salirono sull’Armadillo e si diressero verso College Green.
Dom era ancora avvolto nei suoi pensieri e Bernie gli chiese se si sentisse bene.
Fortunatamente non era quel tipo di persona che si teneva dentro le emozioni, e per questo era riuscito a sfogarsi con lei.
Quando Bernie aveva finito di raccontare le vicende del passato, lui aveva pianto e l’aveva abbracciata.
Ma ora si trovava a pensare a Marcus e a ciò che doveva aver provato in quella situazione.
Sentiva il bisogno di parlarne con lui per riavvicinarsi dopo gli ultimi eventi.
Giunti presso il veicolo, Tai iniziò a spostare diverse parti bruciate del camion e Bernie lo seguì.
Vide di lontano un gruppo di Arenati intenti a saccheggiare secondo le loro abitudini tutto ciò che riuscivano a trovare nelle vicinanze e Bernie non si trattenne.
Sparò una raffica di Lancer un metro sopra le loro teste e ordinò loro di riportare tutto ciò che avevano sottratto immediatamente.
Anche Baird li invitò a fare ciò che aveva detto dimostrandosi per una volta solidale con la donna.
Immediatamente gli Arenati iniziarono a riportare diverse parti di motore, sedili e altri oggetti che avevano rubato.
Baird iniziò a ricomporre i pezzi del camion per verificare che non mancasse nulla e Bernie fu incuriosita dalla sua particolare abilità di meccanico.
Percepiva la possibilità di trovare un punto di unione per superare il conflitto e decise di essere gentile lodando le sue qualità.
Si rese conto tuttavia che quel gesto lo aveva messo in forte difficoltà. Era evidente che egli non era in grado di comportarsi diversamente dal suo solito.
Giunti presso Wrightman i Gear si recarono nella sala mensa e si dedicarono ad una partita a carte.
Quando arrivò anche Marcus, Baird sembrò sollevato e Bernie sapeva esattamente il perché.
Non aspettava altro che arrivasse la sua occasione per fare nuovamente sfoggio della sua capacità di alterare il clima, e Marcus era la preda più pericolosa.
Iniziò con delle battute poco gentili sul suo passato per poi chiedere a Bernie cosa si fossero detti lei e Dom di tanto importante.
La questione era delicata e Mataki non riusciva più a mantenere il controllo.
Si espose troppo e prese le difese di Marcus che, seppure apparentemente non si dimostrasse ferito, in realtà era stato colpito duramente dalle sue parole.
Bernie si alzò con un gesto di sfida e a sua volta lo fece anche Baird. Nella sala mensa calò improvvisamente il silenzio.
Quando le si fece appresso, lei non esitò a tirargli un gancio nella parte anteriore della mascella e il colpo fu abbastanza forte da farlo sbattere contro il muro.
Era tesa e non sapeva bene cosa aspettarsi.
Cole intervenne e trattenne il compagno mentre Marcus fermò la mano a Bernie per evitare che proseguisse nel combattimento.
Lei sfogò tutta la sua rabbia ordinandogli di non permettersi più di non portarle rispetto, dopodiché gli voltò le spalle e si recò negli spogliatoi cercando di mascherare l’agitazione.
Marcus la seguì pacatamente e una volta giunti in spogliatoio le spiegò quale ruolo avesse Baird all’interno della squadra e la invitò a non cedere più alle sue provocazioni.
Bernie si sentiva male per lui e temeva di averlo deluso più di quanto pensasse, non solo per l’accaduto, ma anche per aver rivelato a Dom i dettagli sulla morte del fratello.
Era comunque giusto che sapesse la verità, e questo Marcus lo aveva capito.
BLOCCO CASERMA DELTA.
Non fu facile per Dom affrontare nuovamente il dolore per la perdita di Carlos, ma ciò che ora lo metteva maggiormente in difficoltà era parlare con Marcus e comprendere il motivo per cui decise di non raccontare la verità.
Quando entrò nella sua stanza il compagno era sdraiato nella cuccetta intento a guardare il soffito.
Sapeva che Dom lo aveva cercato per parlare, e si limitò ad ascoltare le sue motivazioni senza rivolgergli lo sguardo.
Nonostante questo sapeva perfettamente come si sentiva, e finalmente trovò il coraggio per confessargli di aver saputo a sua volta tempo prima che fine aveva fatto la propria madre, scomparsa nel giorno in cui si trovava a casa dell’amico.
Raccontò a Dom di aver trovato il corpo di Elaine in uno dei tunnel usati dalle Locuste, mentre cercava dei cristalli di Imulsion da utilizzare per il dispositivo portatile del Martello.
La notizia sconvolse non poco Dom, che non riusciva a comprendere per quale ragione Adam avesse tanto insistito nel convinvere il proprio figlio che se ne fosse semplicemente andata via.
Era chiaro tuttavia che Marcus aveva sofferto inutilmente per anni, e che la frustrazione lo stava ancora consumando.
Dom non intendeva farlo soffrire ulteriormente, ma desiderava conoscere la verità anche sui quattro anni trascorsi all’interno della Prigione di Jacinto.
Marcus però non era ancora pronto per parlarne, e Dom lasciò la stanza per cercare Bernie. Con lei avrebbe potuto lasciar fluire le sue emozioni senza ferire l’amico.
La donna si trovava ancora negli spogliatoi intenta a pulire la sua armatura e non disdegnò affatto un po’ di compagnia.
Il cuore di Dom si era fatto molto più leggero dopo aver scavato nel passato e aver chiarito la questione, e chiese a Bernie se desiderava vedere una foto dei suoi bambini.
La donna gli sorrise e accettò volentieri di conoscere Sylvia e Benedicto.