Gears of War 3 - Capitolo Quattro - Parte Due
"Siamo sopravvissuti al Martello, ai Vermi e all’intera dannata guerra, e adesso arrivate voi e io perdo tutti!
Maledetti bastardi COG…ovunque andate, qualsiasi cosa fate non portate altro che morte, dolore e sofferenza!
Figli di puttana!"
(AARON GRIFFIN A CHAR, DOPO L’ATTACCO DELLE LOCUSTE ALL’ACCAMPAMENTO)
ENDEAVOUR (CANTIERE NAVALE COG SMANTELLATO) – ORE 11:27
Myrrah non aveva smesso di dare la caccia alla squadra Delta. Conosceva la fama di Marcus Fenix e sapeva che avrebbe tentato tutto il possibile per salvare suo padre. Se vi fosse riuscito, la razza delle Locuste sarebbe stata destinata alla distruzione e non poteva permetterlo. La regina ordinò a tre Armored Kantus di interrompere la loro avanzata e subito i fedeli servitori richiamarono una truppa di Locuste e si diressero verso il piazzale del cantiere navale.
Dizzy guidò il Packhorse fino al cancello che delimitava il perimetro del cantiere e travolse due Locuste di pattuglia uccidendole all’istante. Una volta scesi dal mezzo, Marcus si preparò al combattimento e aprì il fuoco del Lancer contro lo sciame di Shrieker che aleggiava sopra di loro. Ben presto anche una Chiatta si avvicinò all’area e fece scendere una squadra di Guardie di Palazzo accompagnate da un Boomer. Vi era anche una Troika posizionata dai nemici vicino all’ingresso del cantiere. Marcus e i compagni dovettero mettersi in copertura per schivare gli attacchi ed egli iniziò a colpire il Boomer per abbatterlo. Una volta eliminati anche gli altri nemici la squadra si fece strada verso l’Hangar 1 per cercare il vecchio sottomarino di cui parlava Hoffman.
Il mezzo era in pessime condizioni e non poteva essere utilizzato per una traversata simile. L’area era inoltre cosparsa di ragnatele fittissime e i Gears temevano di dover presto affrontare qualche disgustosa creatura del Nexus. Si rimisero poi in cammino alla ricerca di un altro Hangar e proseguirono verso il centro del cantiere. Gli Armored Kantus avevano allertato le Guardie di Palazzo affinché cercassero di tendere loro una trappola, e non appena li vide, una di loro attivò una leva per abbassare le griglie di scolo dell’acqua e far uscire due Serapede. Le due creature si mossero a gran velocità verso i soldati e iniziarono a sferrare degli attacchi con le loro mandibole affilate. La squadra ricaricò velocemente le armi e iniziò a schivare i colpi dei Serapede cercando di aggirarli per sparare alla parte vulnerabile.
Man mano che venivano danneggiati, essi si accorciavano ma continuavano a muoversi freneticamente ed erano sempre più aggressivi. Lo scontro durò interi minuti e le scosse elettriche che uscivano dalle fauci dei due mostri erano molto dolorose. Una volta liberata l’area, i COG si diressero verso l’Hangar 2 nella speranza di trovare finalmente un sottomarino adatto per raggiungere Azura.
ENDEAVOUR, INTERNO DELL’HANGAR 2
La ricerca aveva finalmente dato i suoi frutti. All’interno dell’Hangar 2 era presente un sottomarino di modeste dimensioni in buono stato. Jace si aspettava di vedere un mastodonte marino, ma dovette accontentarsi di quel piccolo mezzo che per la loro missione era perfetto. Si trattava di uno dei sottomarini usati dalle squadre speciali durante le Guerre Pendulum, e quindi era indicato per passare inosservati. Dizzy si avvicinò ad esso e iniziò ad esaminare il motore e il serbatoio per valutarne lo stato. L’ex arenato aveva una grande esperienza in fatto di veicoli e notò subito che il rotore era spezzato di netto e servivano dei pezzi di ricambio. Il sottomarino era anche a corto di carburante, perciò la squadra doveva mettersi alla ricerca del necessario.
Marcus decise di iniziare cercando il carburante presso il cantiere navale. All’interno dell’Hangar trovarono alcune munizioni e fecero rifornimento prima di mettersi in marcia. Dopo aver attraversato il corridoio, i Delta si trovarono in un’ampia sala comandi dove una truppa di Locuste li stava attendendo. Il Kantus a capo della pattuglia diede ordine alle Guardie di Palazzo di aprire il fuoco e i Gears si misero in copertura per evitare il fuoco nemico. Fenix imbracciò il Longshot per riuscire a colpire il Kantus a distanza, senza di lui le altre Locuste avrebbero combattuto allo sbaraglio. Marcus prese la mira e attese il momento in cui la creatura lanciava il suo grido di battaglia per eliminarlo.
Quella sala era vuota e non c’era traccia di merci o carburante, perciò i Gears decisero di proseguire la ricerca raggiungendo il molo. Grazie al mirino del Longshot, Marcus si accorse della presenza di altre Locuste all’esterno e invitò i compagni a mettersi in copertura mentre egli prendeva la mira ed eliminava la prima Guardia di Palazzo. Jace segnalò al compagno il deposito di un Silverback e, dopo aver eliminato un gruppo di Bloodmount che stavano raggiungendo la loro posizione, il sergente azionò la leva del portone e salì a bordo del mecha.
Lungo il molo erano presenti numerose casse e vi era anche una nave ormeggiata. Naturalmente a bordo di essa vi erano altrettanti Vermi ad attenderli. Sam segnalò ai compagni la presenza di alcune cisterne cariche di carburante sulla nave che sarebbero certamente bastate per rifornire il sottomarino. Marcus cercò quindi la leva che azionava la cima, e dopo averla attivata tornò a bordo del Silverback per contrastare l’attacco dei nemici. Salì quindi sulla rampa e raggiunse il ponte della nave. Dopo aver liberato l’area, i Delta raggiunsero la cabina di comando per prelevare con la gru il carico di carburante e depositarlo nell’Hangar. Le Locuste inviarono presto i rinforzi, e Marcus dovette recuperare un dispositivo per utilizzare il Martello dell’Alba per eliminare i Reaver e le numerose guardie giunte sul molo grazie ad una Chiatta. Il raggio eliminò velocemente gli ostili e i Gears tornarono verso l’Hangar.
Tutti quei frenetici combattimenti avevano tenuto le loro menti occupate, ma il pensiero della morte di Dom riaffiorava velocemente con forza. Marcus cercò di condividere quel dolore con Sam, l’unica che probabilmente poteva capire cosa stava passando. Non si sarebbero certo arresi, e dopo essere tornati all’Hangar, i Delta ricaricarono le proprie armi per proseguire verso lo scalo di manutenzione e recuperare i pezzi di ricambio.
Myrrah doveva aver richiamato altre truppe di Locuste decisa a non permettere ai COG di proseguire. Tutto il cantiere di Endeavour era sotto assedio e le Chiatte portavano nuove truppe di soldati nell’area.
I Delta proseguirono raccogliendo dai cadaveri dei nemici le munizioni necessarie per proseguire negli scontri. Massacrarono tutte le truppe inviate dalla regina e avanzarono faticosamente verso la sala di manutenzione. Per quanto le Locuste fossero numerose e agguerrite, Marcus era motivato a portare a termine la propria missione e nulla glielo avrebbe impedito.
Finalmente trovarono il rotore nel magazzino superiore del cantiere. Marcus aprì il canale di comunicazione radio e avvertì Dizzy del loro imminente arrivo, dopodiché salì a bordo di un sollevatore meccanico per raccogliere il pesante rotore da terra e si diresse con i compagni all’esterno.
Non potevano rischiare che il sollevatore venisse danneggiato, perciò il sergente lo lasciò in una zona riparata e aprì il fuoco sui nemici per eliminarli prima di proseguire. Una volta tornati al sottomarino, Dizzy si mise all’opera per effettuare la riparazione mentre Marcus e i compagni si recarono nel bacino idrico per eliminare la resistenza nemica prima di aprire la seconda porta. Oltre quest’ultima vi era un gran numero di nemici pronti ad annientarli. La squadra si mise in copertura e aprì il fuoco eliminando le Locuste man mano che avanzavano.
Una volta raggiunta l’ultima serie di porte, i Gears si trovarono ad affrontare una squadra di Boomer e Grinder, perciò Marcus si recò alla cabina di comando per cercare un’arma più adatta a contrastarli. Fortunatamente il COG era sempre previdente in fatto di rifornimenti, e all’interno della cabina il sergente trovò un cannone Vulcan.
In pochi secondi il fuoco del Vulcan falciò i nemici attraverso le loro corazze, e quando l’area fu libera i Gears scesero al piano inferiore. Dizzy spostò il sottomarino verso la fine del bacino, quando all’improvviso un ultima truppa di Locuste fece irruzione attraverso le porte laterali. Erano presenti numerosi Armored Kantus e due Serapede, perciò Marcus ordinò alla squadra di utilizzare armi esplosive per danneggiare le loro corazze. Attorno ai cadaveri dei Boomer i Gears trovarono alcuni Boomshot e iniziarono a sparare i colpi contro i nemici. Una volta eliminati gli Armored Kantus si concentrarono sulle Locuste rimaste liberando definitivamente la zona.
Dopo aver attivato le valvole per alzare le barriere e aver allagato il bacino, i Delta salirono le scale e Anya aprì il canale di comunicazione per mettersi in contatto con Cole. Il compagno era entusiasta dei loro progressi, ma si accorse subito dal tono di voce della donna che qualcosa non andava. Anya affermò che stavano per mettersi in viaggio per Azura, e che avrebbero impiegato un po’ di tempo per disattivare il Mealstrom, ma non riuscì a spiegare cosa era successo durante il loro viaggio. Per anni quando gestiva le operazioni al Controllo aveva sentito i Gears morire senza poter fare nulla. Essere presenti però era tutt’altra cosa, e anche lei come tutti era legata a Dom. Marcus la rassicurò dicendo che si sarebbe occupato lui di comunicare la notizia, dopodiché salirono a bordo del sottomarino e si misero in viaggio.
OCEANO SERANO MERIDIONALE, IL GIORNO DOPO – ORE 14:13
Il vecchio sottomarino avanzava silenziosamente nelle acque dell’Oceano Serano. Sul fondale marino assieme ai coralli e alle alghe vi erano anche i resti di una città sprofondata. Sam non sapeva di qualche luogo si trattasse ma era certa fosse opera delle Locuste. Dizzy si trovava nella cabina di comando del sottomarino mentre il resto della squadra era situato nelle varie postazioni dei cannoni. Tutto sembrava immobile e incredibilmente tranquillo sotto la superficie dell’acqua, ma Dizzy non si sentiva sicuro, perciò attivò attraverso il pannello di comando i cannoni.
Le rovine di quella città sommersa fecero tornare in mente ai Delta la loro città: Jacinto, sprofondata in una tomba d’acqua allo stesso modo ma per causa loro. Marcus non considerava quella scelta un errore. Le Locuste erano sopravvissute in gran numero ma non avevano la certezza che le cose sarebbero andate meglio restando sulla terraferma.
Sam invitò i compagni a provare il fuoco dei cannoni per essere sicuri del loro funzionamento, e Marcus mirò ad alcune colonne di un edificio distrutto per testarne la potenza. Dizzy decise quindi di togliere l’energia alle armi per risparmiarla in caso di attacco e proseguì seguendo le coordinate indicate nel file di Prescott.
Man mano che si avvicinavano alla base di ricerca, i Gears notavano un gran numero di mine disseminate sul fondale. Poco più avanti notarono anche alcune creature simili ai Leviatani che si allontanavano al passaggio del sottomarino. Le creature erano sempre più numerose e nuotavano troppo vicine al mezzo. Una di loro colpì il vetro anteriore del sottomarino danneggiandolo e Marcus ordinò di aprire il fuoco per non permettere agli altri di creare ulteriori danni. I compagni aprirono il fuoco dei cannoni mentre Dizzy dirigeva il sottomarino fuori dalla zona abitata da quegli strani animali. Per evitare di essere individuato, egli spense le luci del mezzo e si diresse in mezzo alle alghe in attesa che il sonar non rilevasse più ostili.
Dopo alcuni minuti di silenzio, i Gears udirono una vibrazione nelle rocce circostanti e Marcus ordinò a Dizzy di accendere le luci per capire cosa stesse accadendo nei dintorni. Non appena egli eseguì l’ordine, la squadra si trovò faccia a faccia con un esemplare adulto di Leviatano. Dizzy spostò velocemente il sottomarino dalla traiettoria del mostro, ma una volta individuato il mezzo esso iniziò a dar loro la caccia. Il sottomarino prese velocità e i Delta attivarono i cannoni per distruggere le mine lungo il percorso e rallentare il Leviatano. Non potevano sfuggire in campo aperto, perciò Dizzy condusse il sottomarino all’interno di una grotta collegata ad un tunnel nella roccia. La creatura sfruttava le insenature per cercare di attaccarli, perciò i Gears aprirono il fuoco contro le sue fauci per allontanarlo.
Il Leviatano cercò di raggiungerli attraverso il tunnel e rimase incastrato all’estremità. La creatura cercò di attirarli a sé ma i Delta spararono ripetutamente fino a far crollare la parete rocciosa sopra il mostro uccidendolo. Una volta giunti in prossimità dell’isola, la corrente si fece incredibilmente più forte e Dizzy dovette spingere i motori al massimo per contrastarla. Il fondale era inoltre disseminato di torrette munite di siluri per evitare che qualche visitatore non gradito si avvicinasse alla base.
Marcus e i compagni presero la mira e iniziarono a distruggere le torrette finché raggiunsero l’ingresso anteriore della base. Una volta distrutto il portone che chiudeva l’entrata, Dizzy condusse il sottomarino all’interno della galleria e i compagni distrussero le ultime torrette di difesa prima di raggiungere il porto all’interno della base.