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Vi diamo il benvenuto nel primo sito multilingua completamente dedicato al mondo di Gears of War. Qui potrete trovare riassunti, guide, soluzioni, informazioni e curiosità riguardo ai quattro capitoli della saga di Epic Games e tanto altro materiale legato ai romanzi e alla serie a fumetti. Nel caso voleste fornirci consigli, richieste o semplicemente commentare una news, potete farlo attraverso il nostro Forum.


Gears of War - Capitolo Uno


“Sono compiaciuta dai nostri progressi. Mi è stato comunicato che è stata trovata un’altra squadra. La nostra strategia rimane invariata: taglia la testa al serpente, e morirà il resto del corpo. Vinceremo questa guerra, ormai è solo questione di tempo.”

(REGINA MYRRAH, DELL’ORDA DELLE LOCUSTE.)

EMBRY SQUARE, JACINTO.

Il colonnello Hoffman si trovava da solo nel punto di atterraggio del Raven.
Il suo volto non presagiva nulla di positivo, e alla vista di Marcus non riuscì a trattenersi.
Era indignato, e non esitò a ricordare al Gear che non meritava l’uniforme per via del suo tradimento.
Tuttavia in un momento così delicato il COG necessitava di tutto l’aiuto possibile, perciò fu costretto ad accettare l’idea di veder nuovamente Fenix combattere per la Coalizione.

Finalmente avevano un piano per combattere definitivamente le Locuste, ed era compito dei Delta attuarlo per porre fine ad una guerra che durava ormai da quattordici anni.
Nel frattempo scese da un altro Raven Anya Stroud, in quel momento addetta al Controllo.
La ragazza segnalava dei movimenti sotterranei, e dopo alcuni istanti si aprì una buca nel terreno.

Le Locuste avevano scavato fino ad Embry Square e i Delta aprirono immediatamente il fuoco da dietro le loro coperture per eliminarle.
Durante il combattimento Hoffman spiegò al tenente Kim che il COG possedeva la Lightmass, una bomba devastante che avrebbe spazzato via una volta per tutte i tunnel delle creature.
Le coordinate di lancio dell’ordigno però non erano ancora state impostate a causa di una mancata documentazione sui tunnel delle Locuste.
Non sapendo effettivamente quanto si estendevano, si sarebbero dovuti servire di un congegno in grado di rilevare i tunnel per creare una mappa virtuale.
La squadra Alpha aveva il compito di proteggere il Risonatore, ma in seguito agli attacchi dei Vermi ad Embry Square avevano perso i contatti radio con il Controllo.

Hoffman ordinò al tenente di trovare la squadra e piazzare il Risonatore.
Kim fu piuttosto costernato dagli ordini del colonnello e chiese se avrebbero avuto il supporto aereo.
I Nemacyst tuttavia impedivano le trasmissioni a onde corte interferendo con il segnale, per cui volare in quella zona con i Raven era estremamente pericoloso.
I Delta si sarebbero quindi trovati da soli ad affrontare la missione.
Quando anche l’ultimo Drone fu abbattuto, Hoffman si rivolse a Marcus e lo intimò a rispettare gli ordini e a comportarsi in modo esemplare.
Dopodiché risalì a bordo del Raven lasciando ai Delta l’ordine di dare inizio alla missione.

I rinforzi nemici non tardarono ad arrivare e i Gears si gettarono nel combattimento.
Salirono la lunga scalinata che portava agli edifici superiori della piazza, trovandosi di fronte al degrado che aveva colpito molti dei monumenti e dei palazzi.
Le Locuste avevano distrutto quel luogo, un tempo maestoso e ricco di storia, e tuttora attaccavano Marcus e i suoi compagni che si facevano strada attraverso le rovine.

Attraversarono un ponte semidistrutto e nella strada sottostante, vicino ad una buca di emersione videro i cadaveri di due soldati.
Il tenente Kim avvertì il Controllo della possibilità che si trattasse degli Alpha, tuttavia non c’erano tracce del Risonatore.
Dom temeva che una delle vittime potesse essere Federic Rojas.
Il ragazzo era padre di un bambino di soli due anni, e sarebbe stata una vera tragedia la sua perdita.
Avvicinandosi ai due soldati, Marcus notò che non c’erano piastrine identificative ed ipotizzò che potesse trattarsi di una trappola ideata dalle Locuste per attirarli.

Anya nel frattempo comunicò via radio il successivo obiettivo: la Dimora dei Sovrani, da dove il Controllo aveva ricevuto un debole segnale radio.
Sfortunatamente le Locuste avevano davvero teso loro un’imboscata, e li attendevano con una Troika piazzata in mezzo alla strada.
Per eliminare l’artigliere dovettero aggirarlo passando per una strada adiacente, e fronteggiarono i Droni man mano che avanzavano verso una piccola piazzola.

I Delta si posizionarono all’interno di una fontana circolare situata al centro, e intorno a loro si aprirono tre buche nel terreno.
C’erano moltissimi Droni che tentavano di avvicinarsi alla loro posizione passando da una copertura all’altra.
Marcus aprì il fuoco sul nemico dando sfogo a tutta la rabbia e il dolore repressi, crivellando di colpi le Locuste.

Quando proseguirono lungo la strada principale incontrarono un bivio, e si divisero in coppie per proseguire attraverso la biforcazione.
Dovevano passare attraverso gli edifici semidistrutti poiché la strada era ostruita dalle macerie e battuta costantemente dalle pattuglie nemiche.
I Vermi tuttavia conoscevano le strategie degli umani, e si erano preparate ad accoglierli nelle varie stanze armati di tutto punto.

Giunsero infine in un enorme magazzino sul retro della casa abbandonata, dove i Droni avevano sistemato un’altra Troika di fronte all’uscita.
Marcus sfruttando una piccola stanza sulla destra, eliminò gran parte dei Vermi e quando anche l’ultimo fu atterrato, si recò verso l’uscita.

In quel momento Anya si mise nuovamente in contatto radio con il tenente, che comunicò la loro posizione.
Il Controllo non aveva più ricevuto notizie dalla squadra Alpha, e il loro segnale era fortemente instabile.
I Delta erano comunque in avvicinamento alla Dimora dei Sovrani, quindi se si fossero ancora trovati in quel luogo li avrebbero trovati.



DIMORA DEI SOVRANI, EMBRY SQUARE, JACINTO.

La Dimora era mutata nell’aspetto nel corso degli anni.
Ora i sacchi di sabbia posizionati per creare delle barriere in caso di attacco avevano coperto in parte la bella piazza con il colonnato e le scalinate in marmo che portavano alle diverse entrate ad arco.
C’era un misterioso silenzio che rendeva inquietante quel luogo così apparentemente tranquillo, e presto i Gears capirono cosa li stava aspettando.
Poco lontano videro passare rapidamente due Reaver, che scomparve dopo pochi istanti.

Improvvisamente dalla Dimora uscirono gruppi di Locuste, e assieme ai Droni vi erano anche i Granatieri che attaccavano sul fianco i Delta.
Kim suggerì ai compagni di liberare una delle entrate per cogliere alle spalle l’artigliere posizionato alla Troika, che con un attacco ravvicinato non avrebbe potuto reagire.
Marcus eliminò quindi il Drone assieme ai restanti nemici.

Il tenente ordinò di serrare le fila e si riunirono all’entrata, accovacciati di fronte ad una copertura.
Carmine aveva difficoltà con il proprio Lancer, al quale si inceppava continuamente il caricatore.
Il ragazzo stava mostrando la propria arma al tenente, e si alzò per un singolo istante rimanendo allo scoperto quando un proiettile gli attraversò da parte a parte il cranio uccidendolo di colpo.

Kim non poteva più fare nulla per lui, e si limitò ad urlare a Marcus e a Dom di mettersi al riparo dai cecchini.
Non poteva immaginare che i Vermi si fossero organizzati così bene, e ora era necessario trovare una strategia per sopravvivere.
Furono costretti a spostarsi rapidamente da una copertura all’altra e a separarsi per non essere accerchiati dal nemico.
Affrontandoli singolarmente tuttavia non fu difficile per i Gears liberare la zona, e poterono recarsi finalmente all’entrata principale a cui poteva accedere solamente chi possedeva il codice di sblocco.

Kim contattò il Controllo ma il segnale radio era completamente assente.
L’interferenza creata dai Seeder era sempre più forte e questo significava che i Gears erano ormai vicini alla creatura.
Il tenente inserì quindi il codice e aprì la porta.
In lontananza sentirono la voce di un uomo che esultava in tono concitato e delle lunghe raffiche di proiettili.
Marcus, Kim e Dom seguirono il suono convinti che si trattasse della squadra Alpha, ma una volta raggiunta la sua posizione si sporsero da una balaustra e videro che si trattava di un solo soldato accerchiato da un gruppo di Droni.

L’uomo tentava di resistere agli attacchi e li sfidava a gran voce a farsi avanti, ma da solo non ce l’avrebbe mai fatta e presto i Delta dovettero correre in suo aiuto.
Scesero a gran velocità le scale che portavano al piano inferiore ed eliminarono i Droni ormai vicini alla sua copertura.
Il tenente Kim chiese al soldato di identificarsi, ed egli si presentò come soldato semplice Augustus Cole, e affermò che faceva parte della squadra Alpha.

Il resto della sua squadra era asserragliato nella Tomba poco lontano dalla loro posizione.
Erano stati costretti a rinchiudersi in quel luogo per non soccombere nell’attesa dei rinforzi aerei, e Cole aveva offerto fuoco di copertura nell’attesa.
Kim affermò che era loro compito recuperare il Risonatore e portarli in salvo, così si misero nuovamente in cammino.

Osservando il nuovo compagno, Dom riuscì a ricordare dove lo aveva già visto.
Cole era infatti un ex giocatore di Thrashball e faceva parte dei Cougars, una squadra che era diventata molto forte dopo l’arrivo del ragazzo.
Mentre parlavano del passato, i Gears giunsero in un lungo corridoio interrotto da una buca di emersione profonda decine di metri.

In lontananza sentirono dei versi animaleschi che non riuscivano ad identificare, e improvvisamente dal soffitto si lasciò cadere poco lontano da loro un Wretch.
La creatura emise un lungo acuto straziante, talmente potente da mandare in frantumi le cornici di vetro dei quadri appesi alle pareti.
Dalla buca in fondo al corridoio uscirono moltissimi altri Wretches e altri tentavano di raggiungerli muovendosi aggrappati al soffitto.

Kim ordinò si compagni di tenere quelle creature lontane da Jack.
Il bot stava cercando infatti di sbloccare il codice di sicurezza di una porta e non aveva possibilità di difendersi poiché non era dotato di armi.
Marcus e i compagni aprirono il fuoco falciando i Vermi che cadevano dal soffitto come mosche morte, e permisero a Jack di completare l’operazione.
Varcata la soglia Marcus trovò nella stanza un dispositivo segnalatore per il Martello, e decise di utilizzarlo per abbattere il Seeder appostato all’esterno.

I Delta uscirono allo scoperto e ingaggiarono un combattimento con i Droni che proteggevano la creatura.
Dopodiché Marcus attivò il segnale per far convergere il raggio del Martello sul Seeder.
Eliminata la bestia, Kim tentò di contattare nuovamente il Controllo, ma l’interferenza era ancora presente.
La Dimora era davvero vasta e i Gears dovettero percorrere diverse stanze per raggiungere la seconda creatura.
La trovarono in un’ampia sala nel piano inferiore, e attraverso la balaustra Marcus utilizzò nuovamente il Martello per ucciderla.

Finalmente il segnale radio era stato ristabilito, seppur ancora debole, e il tenente poté avvertire il Controllo del loro avvicinamento alla posizione degli Alpha.
Dovevano tuttavia percorrere ancora parecchia strada attraverso l’edificio, e le Locuste continuavano a tendere loro delle imboscate nelle varie stanze.
In una di queste trovarono il corpo di un soldato completamente smembrato, e con grande amarezza Marcus riconobbe il volto di Rojas.
Il ragazzo era stato accolto da una morte violenta e terribile, che lasciò tutti scossi.
Dom non era più nemmeno sicuro di aver davvero salvato Marcus liberandolo dalla prigione.

Dovettero comunque proseguire poiché rimaneva ancora un Seeder da abbattere per ripristinare le comunicazioni con la massima efficienza.
Lo trovarono all’esterno, fra i due ponti che collegavano le diverse aree della Dimora dei Sovrani.
Marcus restando dietro una copertura riuscì a puntare il segnalatore contro il Seeder colpendolo più volte con il raggio.
Quando ormai era allo stremo delle forze, la creatura si alzò tentando disperatamente di allontanarsi, ma cadde contro il ponte situato alla sua sinistra abbattendolo con il peso del proprio corpo.

Una volta rientrati, Kim fece un’ulteriore prova per testare il segnale delle comunicazioni, e questa volta la voce di Anya risuonò forte nei loro auricolari.
Anche la squadra Alpha ora poteva sentirli, e Damon Baird entrò in comunicazione con i Delta.
Cole fu lieto di sentire la voce del compagno, e Kim affermò che avrebbero raggiunto presto la loro posizione.
Dalla finestra di un corridoio poco più avanti era ormai visibile la Tomba del Milite Ignoto, dove la squadra si era rinchiusa.

Per poterli raggiungere però era necessario prima eliminare le Troike situate sul tetto della Dimora, per poter uscire allo scoperto senza correre il rischio di essere colpiti dal fuoco nemico.
Si recarono quindi nella sala della Corte Marziale, dove Marcus era stato giudicato e in seguito condannato per aver disertato gli ordini che gli erano stati impartiti.
Anche Kim era a conoscenza del passato del compagno, ma non sapeva tutta la verità riguardo quel processo.
Egli ricordava quella sala come un luogo ricco di storia e di onore, dove uomini valorosi agivano in virtù di un codice che aveva reso il COG la prima potenza mondiale.

Camminarono tuttavia rapidamente sull’elegante marmo scheggiato e rovinato, per giungere ad una ripida scalinata che conduceva direttamente al tetto dell’edificio.
Come segnalato da Baird, li vi trovarono due Droni con altrettante Troike. I Gears li attaccarono alle spalle e si servirono delle mitragliatrici per liberare il punto di raccolta nella strada.



PUNTO DI RACCOLTA SULLA STRADA PRINCIPALE IN PROSSIMITA’ DELLA TOMBA. EMBRY SQUARE, JACINTO.

Kim segnalò al pilota del Raven la loro posizione e si avviò verso l’entrata della Tomba.
Baird e gli altri due membri della squadra Alpha si ricongiunsero a loro di fronte all’entrata. Baird teneva fra le mani il Risonatore e salutò Cole senza troppi convenevoli come era solito fare. Notò immediatamente però che Rojas non era con lui.
Cole non disse nulla a riguardo, ma abbassò lo sguardo a terra e il compagno comprese la situazione.
Solitamente i Gears recuperavano i corpi dei caduti per dare loro degna sepoltura, ma in una guerra così tremendamente spietata non rimaneva spazio nemmeno per l’onore e le celebrazioni.

Marcus osservò i dintorni di Embry mentre attendevano l’arrivo del Raven.
Il volto della città era completamente cambiato, e dove una volta c’erano monumenti bellissimi con fregi in marmo e sculture che impreziosivano le facciate degli edifici, ora si stagliava un paesaggio di rovina e decadenza.

Fra gli alti tetti delle case in lontananza Marcus vide avvicinarsi il Raven verso il punto di estrazione, ma notò anche la presenza di due Nemacyst e segnalò immediatamente la presenza di Locuste ai compagni.
Non fece tuttavia in tempo ad aprire il fuoco che uno dei due Nemacyst si gettò contro il fianco del Raven colpendolo in pieno.
L’elicottero subì una violenta esplosione che fece collassare il motore trascinandolo a terra.
I Gears si allontanarono correndo dalla loro posizione per non essere colpiti e si posizionarono dietro le coperture.

In pochi istanti numerose squadre di Droni riempirono la strada attaccando da tutti i fronti e mettendo in seria difficoltà i soldati.
Il tenente Kim si allontanò dalla sua copertura per sostenere il fuoco nemico e dare ordine ai compagni di mettersi al riparo, e non si accorse che alle sue spalle lo stava raggiungendo un altro plotone.

A capo dei Droni vi era una Locusta molto più possente, che camminava lentamente sul campo di battaglia avanzando verso Kim.
Era un generale dell’esercito dell’Orda e il suo nome era Raam.
Quando fu abbastanza vicino a Kim, egli si accorse della sua presenza, e non appena si girò Raam afferrò il suo volto con una mano e con l’altra gli sferrò un violentissimo pugno.
Dopodiché lo afferrò per il collo ed estrasse una spada con la quale infilzò il petto dell’uomo.
Lo avvicinò a sé, per cogliere nel suo sguardo l’ultimo istante di vita che lo abbandonava, e infine con disprezzo lanciò il suo cadavere a terra.

Marcus vide l’orrenda scena, e Dom subito lo afferrò per un braccio ricordandogli l’obiettivo della loro missione.
Sapeva che l’amico si sarebbe gettato in un combattimento contro Raam per vendicare il tenente, ed era necessario quindi fermarlo prima che potesse compiere un gesto tanto sciocco.
I Gears furono costretti a rinchiudersi nuovamente nella Tomba per sfuggire all’assedio, e una volta dentro Marcus contattò il Controllo per informarli della morte del tenente.
Anya rispose alla chiamata e suggerì ai Gears di procedere attraverso il palazzo per giungere nel cortile, dove un Raven avrebbe potuto recuperarli.

Baird sembrava piuttosto teso e desiderava abbandonare in fretta quel luogo.
Iniziò infatti un discorso con Marcus attaccandolo con parole pungenti, ma fu interrotto da un rumore in lontananza.
Baird riconobbe quel terribile suono, e spiegò a Marcus che si trattava di una Berserker.
La creatura poteva percepirli attraverso l’olfatto, e nonostante il fatto che fossero cieche le Berserker erano ottime predatrici.
Occorreva prestare la massima attenzione e muoversi lentamente per non essere individuati.

La situazione era tesissima e l’altro membro della squadra Alpha, Rosso, non seppe trattenersi e il desiderio di fuggire immediatamente fu talmente grande da costringerlo a correre.
Svoltato l’angolo però, La Berserker sfondò una parete e il soldato si trovò faccia a faccia con la bestia.
Marcus, Baird, Dom e Cole non assistettero alla cruenta morte del compagno, ma ne udirono le urla strazianti di dolore.
Fortunatamente però erano ben nascosti, e la Berserker non capì che nella stanza c’erano altri esseri umani.

Una volta che la creatura si fu allontanata abbastanza, Marcus contattò il Controllo e chiese supporto poiché non sapevano come affrontarla.
Anya affermò che le armi normali non potevano nulla contro una Berserker, e invitò Marcus a fare nuovamente uso del Martello per abbatterla.
Avrebbero avuto la copertura del segnale ancora per pochi minuti, perciò dovevano muoversi rapidamente per arrivare al cortile e attirare la Locusta all’esterno. Marcus tuttavia non voleva correre ulteriori rischi, quindi ordinò a Cole e a Baird di rimanere in posizione e di attendere che lui e Marcus completassero l’operazione.

Dom lo seguì camminando attraverso le stanze del palazzo, e giunsero assieme in un lungo corridoio che terminava con una parete di mattoni.
Il silenzio era quasi soffocante e i due camminavano a passo lento per non farsi individuare troppo presto.
Improvvisamente però la Berserker irruppe nel corridoio sfondando la parete.
Era una creatura simile alle altre Locuste, ma la sua pelle era estremamente coriacea, quasi simile alla pietra.

Marcus e Dom non si aspettavano che la creatura li avrebbe trovati tanto presto, perciò dovettero improvvisare.
Marcus la attirò a sé attraverso una porta sulla destra e la condusse in una stanza chiusa da una pesante porta bloccata.
Il modo in cui aveva distrutto la parete di mattoni gli suggerì l’idea di utilizzare la carica della Berserker per abbattere la porta della stanza; perciò si posizionò davanti all’uscita e attirò l’attenzione della bestia sparando delle brevi raffiche di proiettili per attirarla con il rumore.

Il piano sembrava funzionare e dopo averla condotta attraverso tre stanze, Marcus e Dom giunsero nel cortile dove il segnale del Martello sarebbe stato attivo per altri 6 minuti all’incirca.
I due dovettero schivare agilmente le numerose cariche della Locusta, ma quando fu abbastanza lontana da loro riuscirono a colpirla più volte uccidendola.
Marcus contattò quindi Barid e Cole invitandoli a raggiungere la loro posizione.
Dopodiché spiegò ad Anya che si trovavano con gli Alpha e avevano recuperato il Risonatore.

Il colonnello Hoffman si trovava in ascolto, perciò diede personalmente nuovi ordini ai Gears.
Ora i Delta avevano il compito di portare il Risonatore nello stabilimento di Lethia Imulsion ad ovest della loro posizione, e il comando sarebbe passato a Fenix con il grado di sergente.
Baird non condivideva la scelta di Hoffman e iniziò a lamentarsi di ogni cosa.
Marcus tuttavia lo zittì invitando i compagni a proseguire a piedi, come ordinato dal colonnello.

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